Ho iniziato a leggere l'articolo di cui ieri ho postato il link. Molto interessante ma non sempre immediato da seguire.
Ecco una prima, parziale sintesi.
Le ricerche riguardano le specie
animali dell'Artico. In 150 anni i livelli di mercurio sono aumentati
del 92%.
In particolare la ricerca è focalizzata sui
mammiferi con le più alte concentrazioni e che sono fonte di
nutrimento per la popolazione, balene, foche ed orsi, che
rappresentano una sentinella dell'ecosistema marino e che
come le persone vivono stabilmente in queste zone.
Dapprima si analizzava la presenza di
mercurio in muscoli e sangue, dove è paragonabile agli “organi
target” come fegato e reni, poi si è passati al cervello.
Sono stati trovati agenti contaminanti
che a volte sono antagonisti ed altre lavorano in maniera sinergica,
come per es. mercurio e POPs (Persistent Organic Pollutant=agenti inquinanti persistenti nell'ambiente).
I mammiferi trattengono dal cibo il 95%
di metilmercurio e solo il 15% di mercurio inorganico.
Una volta che il metilmercurio ha
attraversato l'intestino, la linfa e il sangue, arriva negli organi
dove viene demetilato, poi immagazzinato o espulso.
L'organo principale di mammiferi marini
e uccelli dove ne troviamo grandi concentrazioni è il fegato.
Invece pinnipedi e orsi procedono sia
alla demetilazione nel fegato che all'espulsione tramite il pelo e con feci
e urine.
L'espulsione col pelo e la pelle
riduce la concentrazione nel sistema nervoso centrale.
Mammiferi e uccelli che si nutrono di
specie acquatiche possono essere in parte protetti dalla tossicità
del mercurio da vari meccanismi, tra cui la demetilazione e il legame
tra mercurio e selenio. Il Selenio sequestra il mercurio riducendone
la biodisponibilità, ma anche il mercurio sequestra il selenio
riducendone la disponibiltà.
Il selenio agisce inoltre direttamente
o insieme con altri antiossidanti proteggendo le cellule dallo stress
ossidativo dato dal mercurio o da altri fattori.
Il selenio è infatti un componente
dell'acetil-selenio-cisteina, della selenio-glutatione perossidasi
(proprietà antiossidanti), degli enzimi che trasformano la
tiroxina... non so che da T4 in T3.
Se un agente tossico entra nel cervello
e distrugge l'azione del Selenio, sono certi effetti nocivi: il
metilmercurio ha affinità con il selenio e facilmente penetra la
barriera del cervello attraverso il sangue, per poi trattenere selenio
e ridurre la sintesi delle proteine che esso compone.
I selenidi che si formano nel processo
di sintesi della seleniocisteina sequestrano mercurio, creando dei
precipitati che sono inerti.
La formazione di composti Se-Hg riduce
la disponibilità di selenio.
Sono stati trovati anche composti di
altri metalli con il selenio nel fegato dei mammiferi.
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