domenica 24 febbraio 2013

Erosione del bagaglio enzimatico

Uno dei concetti chiave di "Denti Tossici 2" riguarda gli effetti dell'esposizione cronica a basse dosi di mercurio, che porta alla potenziale inibizione di vari enzimi. 
Un enzima è sostanzialmente una proteina che favorisce un'azione biologica.
Particolarmente sensibili a questo fenomeno sarebbero quelli che permettono la digestione del latte e del grano, da cui le più note intolleranze del secolo!
Altrettanto può avvenire con gli enzimi che agiscono come inattivatori epatici verso i farmaci, ovvero, se ho capito bene, le sostanze che si legano a dosi di prodotti chimici che potrebbero provocare danni al nostro fegato se assimilate (in pratica inattiverebbero le dosi in eccesso, dannose). 
In queste condizioni si riduce la soglia di tolleranza ai farmaci e alle sostanze chimiche in genere, fino a provocare in casi estremi la "sensibilità chimica multipla".

sabato 23 febbraio 2013

Denti Tossici 2

Ho di nuovo per le mani il mio libro, del quale dovrò parlarvi rapidamente perché conto di prestarlo nuovamente. 
Il libro contiene moltissime lettere, il protocollo per la rimozione protetta da amalgama, riferimenti a programmi tv, articoli di giornali, ricerche, ricerche, ricerche...
Ci sono indicazioni su come ripulirsi e disintossicarsi nonché indirizzi di associazioni e centri. 

Inizio da una "chicca": la medicina cinese riconosce legami energetici tra diversi punti del corpo, tant'è che a dente "ammalato" potrebbe corrispondere un disturbo fisico localizzato altrove. Nel mio caso ciò aveva piena corrispondenza!
Nelle ultime pagine del libro viene pubbicata questa "mappa". 
Posto qui il link per scaricarne un tipo diverso dal punto di vista grafico ma identico, ovviamente, per contenuto.

mercoledì 13 febbraio 2013

Start healthy life e c.

Per chi volesse approfondire, non comprando magari i libri di Tombak, c'è un sito ufficiale che segnalo dove qualcosa si può sbirciare.
Non posso negare che si tratti però di una specie di mercato, dove tutti i link portano a prodotti da acquistare.
Personalmente ritengo validi molti dei suoi non documentati consigli. Io, oltre all'olio vegetale, ho già provato la terapia dei gusci d'uovo per le ossa e conto un po' alla volta di proseguire.I consigli sono concreti e il più delle volte coerenti con indicazioni già note della medicina alternativa.

domenica 10 febbraio 2013

Olio vegetale

L'ultimo suggerimento di Tombak viene dalla medicina popolare siberiana e si basa sul potere antibatterico della saliva.

Prevede che si tenga 1 cuchiaio di olio di girasole o di arachidi in bocca per 30 minuti a stomaco vuoto, al mattino appena svegli o alla sera prima di andare a letto (3-4 ore dopo l'ultimo pasto), nella parte anteriore della bocca, da usare come se si stesse succhiando dolcemente una caramella. Poi bisogna sputarlo.
Dovrebbe far sentire più energici e tranquilli. Nei casi acuti il miglioramento si dovrebbe avvertire in 2-3 settimane.
E' indicato per: infiammazioni venose, anemia cronica, paralisi, eczema, gonfiori, disturbi gastrointestinali, dell'apparato cardio-circolatorio, delle articolazioni, cancro e altro.

Io un anno fa abbondante ci ho provato. Non avevo ancora letto il libro quindi non ho rispettato precisamente le indicazioni e non ricordo le sensazioni. So solo che mentre sei lì con il tuo olio in bocca... 9 volte su 10 arriva immancabile una telefonata che costringe ad interrompersi. La legge di Murphy... altro noto medico alternativo! ;-)

lunedì 4 febbraio 2013

Semi di lino

Il terzo metodo è alla portata di tutti ed in verità viene proposto in altri contesti come risposta a diversi stati di intossicazione.
Tombak suggerisce di versare, su mezza tazza di semi, un litro e mezzo di acqua bollente, poi di far cuocere l'intruglio a fuoco basso per 2 ore. Va fatto raffreddare e infine filtrato. E' da bere durante il giorno per due settimane, una volta l'anno.

Il limite di questo studioso, già evidenziato su altri siti, è che effettivamente non fornisce le fonti su cui poggiano le sue informazioni e non fa riferimento a studi scientifici sui pazienti, ma è indubbio che al lino, in olio o semi, vengono riconosciute proprietà antitumorali e antinfiammatorie.
Io vedo anche un lineare collegamento con i problemi intestinali che conseguono alla presenza di metalli (pareti, candida,...) e sarei tanto tentata di dirigermi su questa strada...

domenica 3 febbraio 2013

Pino e abete rosso

Parliamo un po' di scienze... ;-)
All'idea di preparasi le miscele detossificanti, la mia prima preoccupazione è stata di distinguere le piante.
Ho trovato video in inglese abbastanza chiari (http://video.about.com/forestry/How-to-Identify-Pine-Trees.htmhttp://video.about.com/forestry/How-to-Identify-Spruce-Trees.htm). Dal momento che entrambi gli alberi si trovano facilmente nelle nostre montagne... la raccolta è fattibile!
Le gemme normalmente compaiono verso la fine dell'inverno.
E' quasi ora di organizzare una gita in montagna!
Invito chiunque provasse l'esperienza a condividerla su questo blog, tra i commenti o inviandomi una mail da pubblicare.

In tutta sincerità comunque, nonostante un'ampia ricerca su internet, ho trovato varie benefiche proprietà di queste piante ma nulla che facesse riferimento agli scopi descritti da Tombak. Bisognerebbe conoscere il russo e girare su siti locali. Qualcuno conosce il russo?? Help! 



venerdì 1 febbraio 2013

Cleansing Radionuclides and heavy metals from the body

Sono nel paragrafo specifico del libro "Can we live 150 years?" e copio e traduco in qua e in là.

Tutti gli abitanti delle grandi città hanno alti livelli di quanto nel titolo nel loro corpo e rischiano di conseguenza l'insorgenza del cancro. 
Pertanto è necessario ripulirsi.

Metodo 1: gemme di pino
Mettere 4 cucchiai di giovani gemme di pino in una bottiglia da un quarto o mezzo litro, versarci sopra una tazza di miele e mettere in frigo. In un paio di giorni le gemme inizieranno a produrre del succo. Prenderne un cucchiaio tre volte al giorno. 

Metodo 2: aghi di pino o abete rosso
Versa 250ml di acqua bollente su mezza tazza di aghi di pino o abete rosso, lentamente riscalda per 10-15 minuti quasi fino al bollore, poi filtra la miscela- Bevi 1 o 2 tazze due volte al giorno per 7 giorni al posto del té, fai una pausa di 2 mesi e ripeti per altri 7 giorni. La terapia va fatta una volta all'anno.