sabato 31 dicembre 2011

Bilancio di fine anno

Fine anno: tempo di bilanci.
Questo mio blog ha da qualche giorno compiuto il primo mese, difficile far grandi panoramiche... però posso parlare per me, raccontare il tipo di esperienza che sto vivendo.
Al principio ero un po' stizzita dalla noncuranza e dal silenzio che avvolge l'argomento, quando io come molti altri ci stiamo giocando la pelle in forme diverse per questo problema.
Volevo mostrare che esiste il pericolo e che esistiamo noi intossicati.
Prendendola non da lontano ma da lontanissimo, mi son trovata sommersa di pagine da leggere e siti da visitare: nel mondo allora sono in tanti che provano a farsi sentire!! Mi ha un pochetto rincuorato ma anche quasi... stomacato! Insomma, è un mese che parlo di pesce, tralasciando del tutto denti, vaccini e amenità varie, e potrei continuare ininterrottamente almeno fino a febbraio!!
Virtualmente c'è talmente tanto da restarne sommersi e contemporaneamente un silenzio angosciante nella realtà vera.
I medici che sanno di cosa parliamo sono perle rare!
Come dice la Hightower, e come può capire chiunque, questo "approccio blando" alla questione, che pur di non far torto a "qualcuno" lascia che la gente si avveleni, ha anche dei costi. Chi smette di lavorare, chi si assenta spesso, chi mette in ginocchio le famiglie... ma tutto fa brodo, o forse tutto fa pil!
Il nostro mondo arretra sempre di più, con scelte antieconomiche e spesso antisociali, e chissà cosa risponderebbe Brunetta alla stanchezza degli intossicati che appesantiscono il bilancio dello Stato...

Torniamo con i piedi per terra, al mio blog.
Più di 500 visite in un mese, circa. Grazie! Mi fa sentire "gasata" e "carica" anche quando fisicamente mi sento l'opposto. E' per me una conferma che questa situazione ha un senso, che è necessario parlare, parlare, parlare... perché la questione diventi di dominio pubblico e di pubblico interesse sia un giorno occuparsi di chi scalpita per ritrovare una vita normale. 
Per l'anno nuovo vorrei che gli interessi "importanti" da tutelare diventassero i nostri!

venerdì 30 dicembre 2011

Guida per immagini

Pescando da quella fonte inesaurible di tutto e del contrario di tutto che è internet, come accennavo ieri, ho raccolto un paio di immagini magari da stampare e portare con sé al supermercato, una guida visiva ai pesci da acquistare.


















Come vedete i dati non coincidono. Il primo viene da fonti ufficiali californiane, il secondo dal Vermont. I due stati si trovano ai confini opposti degli Stati Uniti ma non riesco a capire se le tabelle siano basate su ricerche locali, dei singoli Stati federali, o sovranazionali. Il pesce d'acquisto è probabilmente di provenienza oceanica (ancora oceani diversi, Atlantico e Pacifico), e si dice che sia tendenzialmente meno inquinato, però... Per esempio il salmone veniva tradizionalmente indicato come "sicuro", ma dalla seconda tabella non sembrerebbe del tutto vero. Insomma, c'è da uscirne pazzi! Però quelli più a rischio all'incirca coincidono.
Per sapere quale pesce sia sicuro, non resta che trasferirsi in uno dei due Stati di cui sopra e consultare la tabella giusta!!

giovedì 29 dicembre 2011

Cap and trade

La lettura di "Diagnosis: Mercury" naturalmente prosegue, in qualche modo generando sempre maggiore incertezza e confusione. Vengono riportati studi finanziati però dalle industrie che potrebbero risultare danneggiate da determinate conclusioni, risultati via via rivisti o indicazioni generiche e sommarie che dicono tutto e non dicono niente.
Vi riporto solo alcune frasi, scopiazzate qua e là negli ultimi capitoli.

"Con più di 5mila tonnellate di mercurio sparate nell'aria annualmente in tutto il mondo, non possiamo permettere all'industria di continuare come se l'inquinamento non danneggiasse l'ambiente solo perché i pescatori e le loro famiglie appaiono immuni alla tossicità del metilmercurio. In mezzo c'è il costo dell'inquinamento industriale da mercurio gettato nell'acqua, nel suolo, nell'aria; l'inquinamento dell'aria causato dalle emissioni delle centrali a carbone; il mercurio è comunemente usato in prodotti come le vernici acriliche e gli amalgami dentari; etilmercurio come conservante nei vaccini a base di thimerosal; batterie al mercurio, interruttori, computer-un groviglio di situazioni difficile da sbrogliare per chiunque."

"Sotto l'amministrazione Bush, l'EPA propose due alternative per controllare le emissioni degli impianti a carbone o a petrolio. La prima era quella che l'EPA aveva pianificato nel 2000: provare a ridurre le emissioni di mercurio sviluppando la migliore tecnologia. La seconda era di sviluppare sistemi di "cap-and-trade" (compravendita di quote), che permettesse ad una compagnia con impianti sia vecchi e inquinanti che nuovi e più puliti, per esempio, di superare i limiti per la riduzione dell'inquinamento compensandoli con i crediti delle proprie controparti meno inquinanti. Nel marzo 2005, l'EPA scelse la seconda ipotesi e, nel processo, tolse il mercurio dalla lista degli agenti tossici individuati con il "Clean Air Act".
Una obiezione spesso sollevata da questo tipo di accordi può essere espressa con una domanda ipotetica: puoi vivere nel New Jersey con gli impianti inquinanti e respirare l'aria dell'Oregon che ha pochi impianti inquinanti?".

Questi minimi cenni per dire che l'impatto degli interessi industriali ha condizionato probabilmente le conclusioni di molti studi e documenti ufficiali (vorrei raccontare tutto, ma temo diventi "concorrenza sleale" verso l'autrice del libro) ed io stessa, nel leggere i vari articoli sui limiti di mercurio tollerabili... mi ritrovo a volte scettica ed altre confusa. Visto che sto sviluppando il tema del pesce... poco ci manca a dire che ogni articolo presente in internet contraddice le premesse (ho letto più volte, per intenderci, che il rischio di contaminazione c'è e bla bla bla ma che in definitiva il pesce si può consumare perché sicuro... gulp?!). Per quanto riguarda me, che parto già avvantaggiata con quote di mercurio personali da cedere a chi è "più pulito", preferisco correre il rischio di eccedere con la cautela. Non smetterò di mangiar pesce ma ragionerò (pubblicamente, nel mio blog) sulle scelte più sicure in questo campo. 

Per oggi mi fermo, aggiungendo un video di Ann  Leonard, famosa "ambientalista web", sul sistema cap-and-trade applicato agli accordi sul clima. Non è facilissimo da seguire, ma parla proprio di ciò che costantemente sperimentiamo: a noi comuni mortali vengono date spesso versioni un po' farlocche, poi i conti con il "non detto" li facciamo comunque nel tempo.

mercoledì 28 dicembre 2011

Nicola Pirrone sui pesci nel Mediterraneo

Nicola Pirrone è un ricercatore del cnr che ha svolto studi sull'inquinamento ambientale del mercurio e i suoi risvolti, tra cui la contaminazione dei pesci e della catena alimentare.
Vi è una sintesi su questa pagina del cnr  http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=1337, in alternativa vi suggerisco di ascoltare l'intervista che ha rilasciato ad una radio italiana che si occupa di ambiente, ecoradio: http://www.ecoradio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4765

martedì 27 dicembre 2011

Dal polythiol al dmps

La Dow Chemical aveva trattato i chicchi che la popolazione iraquena mangiò (soprattutto i kurdi...) e alla stessa venne richiesto di fornire un antidoto. Fu così che nacque la resina "polythiol", un composto chimico a base di mercapto destrano. Agli iraqueni venne anche somministrato il dimecaprolo "BAL" (acronimo di anti-arsenico britannico), che si rivelò poco efficace per chelare mercurio.
Da qui nacquero studi che misero a confronto la "resina Dow" con due tipi di penicillamine e con il DMPS, dimostrando la maggiore efficacia di quest'ultimo.
In sostanza gli iraqueni fecero da cavie per tutti quelli che seguirono, me compresa.
All'indirizzo http://www.hgtech.com/HSE/Medical%20Treatment.html ho copiato la tabella che segue, piuttosto accademica. Al posto del DMPS c'è il DMSA, ma la sostanza mi pare identica. 

Una curiosità: i chicchi trattati e finiti "casualmente" nell'alimentazione di questa povera gente, avevano colore rosa. Leggo che inizialmente lo presero per un modo del governo di trarli in inganno, poi, non potendo decifrare gli avvertimenti in inglese e spagnolo nè il simbolo di pericolo privo di significato per loro, si decisero a mangiarli. Io ho fatto per anni un po' di orto nelle mie case e mi sono immediatamente ricordata di una confezione di piselli, super-resistenti a qualunque cosa, di colore... rosa! Il mercurio ha evidentemente accompagnato fedelmente tutta la mia vita, insidiandomi insospettatamente con i modi più diversi!

Drug Name
BAL (British Anti-Lewisite) - BAL is used only in acute ingestion. BAL(dimercaprol in an oil solution) is contraindicated for use in organic (methylmercury) toxicity because it can raise levels in the brain causing further neurotoxicity.
Adult Dose
3-5 mg/kg/dose deep IM injection q4h the first 2 d; followed by 2.5-3 mg/kg/dose IM q6h for 2 d; then 2.5-3 mg/kg/dose IM q12h for 1 wk
Pediatric Dose
Administer as in adults
Contraindications
Methylmercury toxicity; G-6-PD deficiency, unless a life-threatening situation exists; Severe peanut allergy, as the excipient for the dimercaprol is peanut oil.
Pregnancy
C - Safety for use during pregnancy has not been established.
Precautions
Caution with patients that are G-6-PD deficient, as it may produce hemolysis. Side effects include abdominal pain, nausea, vomiting, headache, elevated blood pressure, tachycardia, burning sensation to the lips and throat, constricting feeling of the throat, conjunctivitis, blepharospasm, lacrimation, rhinorrhea, salivation, burning sensation to the penis and urticaria (some side effects responsive to diphenhydramine cotherapy).


Drug Name
Penicillamine (Cuprimine , Depen) - PCN (D-penicillamine) forms a complex with mercury and is excreted in the urine; therefore, it should not be used in renal failure. It cannot be considered a first line agent because of the safer and more efficacious agent, dimercaptosuccinic acid.
Adult Dose
15-40 mg/kg/d, up to a maximum of 250-500 mg PO q6h ac (Continue 1 wk until decline in urine mercury levels)
Pediatric Dose
20-30 mg/kg/d PO once or twice daily before meals (ac)
Contraindications
Avoid in patients with penicillin allergy.
Interactions
Antacids, digoxin, iron
Pregnancy
D - Unsafe in pregnancy
Precautions
Side effects include GI disturbances, rash, leukopenia, thrombocytopenia and proteinuria.
Use in caution during renal insufficiency. Therapy with d-penicillamine may be dangerous since the main route of elimination of this complex is renal.


Drug Name
DMSA (2,3-dimercaptosuccinic acid, Succimer, Chemet) - DMSA (2,3-dimercaptosuccinic acid) is used in both inorganic and organic mercurials. It is considered superior to PCN. DMSA is an oral medication that has fewer side effects than do PCN and BAL. Because of its ease of use, good efficacy and safety, initiate treatment with this agent if there is good evidence that significant absorption will occur, as mercury levels may not be readily available.
Adult Dose
10 mg/kg PO tid for 5 d, followed by 10 mg/kg PO bid for 14 d
Pediatric Dose
10 mg/kg or 350 mg/m2 PO q8h for 5 d, followed by 10 mg/kg PO bid for 14 d
Contraindications
Hypersensitivity to Succimer
Pregnancy
C - Safety for use during pregnancy has not been established.
Precautions
Side effects include mild GI disturbances and a transient rise in liver enzymes. The product has a strong sulfur smell.
Thrombocytosis, eosinophilia, and neutropenia have all been reported with therapeutic use, and all are reported to resolve when therapy ends.

lunedì 26 dicembre 2011

Avvelenamento in Iraq

La fonte è sempre il libro della Hightower, il cui sottotitolo è non a caso "Money, Politics & Poison".
Riporta di un avvelenamento della popolazione iraquena nei primi anni '70, dovuta ad un funghicida con cui vennero trattati chicci di grano o granoturco destinati in teoria all'agricoltura ma finiti in pratica nell'alimentazione umana.
Non venne fatto alcun vero studio epidemiologico e la notizia ebbe poco risalto per ragioni di opportunità politica, ma una stima del dott. Thamery, un medico iraqueno che si assume la responsabilità dell'"incidente", parla di 4000 morti di cui 200 bambini e di più di 60mila persone avvelenate.
Egli distingue così l'intensità della contaminazione: sotto i 100mcg/l si avrebbero sintomi quali mal di testa, fatica, debolezza, al di sopra atassia, cecità, morte. Prima o poi vi mostro cos'è l'atassia.

Una generica ricognizione su internet rende peraltro la faccenda non proprio eccezionale.
"1955 - Mercurio - Iraq casi di intossicazione da composti del metilmercurio, usati come fungicidi sulle derrate agricole nei periodi 1955 -1956, 1959-1960, il maggiore nel 1971 -1972. 6000 vittime" Wikipedia (N.B. Non ho fatto confusione con i numeri riportati in precedenza!).

Per il resto, purtroppo, a noi profani non è dato trovare molte altre informazioni. Venne pubblicato un articolo sulla rivista "Science" nel 1973 ma al più si trovano riferimenti bibliografici. 

Il tutto per iniziare a dire che la storia potrebbe insegnarci molto, se solo volessimo.

venerdì 23 dicembre 2011

Un augurio per le feste

Collo dolente ma in ripresa, la mia autonomia di "internet-surfer" sta migliorando. 
In attesa di riprendere il discorso, vi faccio un augurio di buone feste con quest'immagine. Proviene da una campagna dell'Istituto Nazionale di Sanità del Maryland (USA) che raccoglie "impegni" a liberarci dal mercurio. 
Pur non potendo partecipare attivamente per evidenti ragioni di logistica, aderisco simbolicamente a distanza.
Vi auguro un Natale sereno, il meno possibile "contaminato"...

sabato 17 dicembre 2011

Incidente di percorso

Ieri pomeriggio ero dal medico per rinnovare la malattia e gli spiegavo che cominciavo a vedere i primi miglioramenti.
Tornando a casa un'auto davanti a me si è fermata per far attraversare una signora sulle strisce. Mentre sono ferma in coda sento arrivare una gran botta e poco dopo un forte rumore di lamiera, non capivo se da davanti o dietro: infatti veniva da entrambe le parti!
La signora è stata appena colpita dalla ruota della prima auto, che è balzata in avanti, in una gamba (per fortuna non è sembrato niente di grave). La mia macchina è quella che ha avuto più danni, si è abbastanza accartocciata!
Il ragazzo dietro di me ha sbattuto la testa sul volante, perché le cinture gli  i sono strappate. Nel macchinone dietro di lui, che ha dato il colpo a tutti, addirittura si sono aperti gli airbag ed uno ha rotto il parabrezza.
Io me la son cavata con una distorsione della cervicale, una bella botta!
Tutti qua a poterlo raccontare, in definitiva è andata bene.
Certo inizio a riprendermi un po' solo ora, 24 ore dopo, ed ho una settimana di riposo da osservare.
Mi prendo una pausa per evitare di fare sforzi inappropriati. Cose che capitano, incidenti... di percorso!!

giovedì 15 dicembre 2011

Vongole da Trieste e Venezia


Le vongole d'allevamento provano a cavarsela... sono molto più sicure perché raccolte quando ancora le loro dimensioni  gli permettono di utilizzare meccanismi di autodepurazione. Certo la presenza di mercurio da scarichi industriali non riguarda solo loro, così scopriamo come mai i pesci  della zona di Trieste sono particolarmente contaminati.




 

Poi oltre al mercurio c'è la diossina, per non farsi mancar niente, nelle zone industriali della laguna di Venezia: lì la raccolta è illegale ma viene fatta di contrabbando e i prodotti contraffatti.

Come per il mercurio negli USA, anche per la diossina ci sono limiti di legge ma nessuno controlla (vedi seconda parte).

mercoledì 14 dicembre 2011

Mare di casa mia

Occhio non vede, cuore non duole. Perciò si potrebbe pensare che le alte concentrazioni di metalli pesanti nei pesci non siano un affare di casa nostra.
A rompere le uova nel paniere arrivarono però ricercatori dell'Univesità di Parma già nel 2000, descrivendo l'alto Adriatico come un "concentrato di schifezze" (l'espressione poco scientifica non proviene ovviamente da loro): http://www.unipr.it/arpa/facvet/annali/2000/ghidini/ghidini.htm.
Leggendolo intanto scopro i valori dei limiti di sicurezza europei: 
"la legislazione italiana, in attuazione di una direttiva comunitaria (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, 1991), fissa un livello massimo di 0,5 mg/kg nelle parti commestibili dei prodotti della pesca, tranne che per le specie predatrici dove il livello massimo tollerato è di 1 mg/kg (Gazzetta Ufficiale Italiana, 1994). Il Comitato congiunto FAO-WHO ha stabilito un limite provvisorio tollerabile di assunzione settimanale, sia per il mercurio totale (0,3 mg per un adulto di 60 Kg) sia per il metilmercurio (0,2 mg)".
Concentrandomi solo sul mercurio, verrebbe da sintetizzare così i risultati:
- particolare attenzione alla zona di Trieste;
- pesci spesso contaminati oltre i limiti sono i "bentonici" (cernia, scorfano, grongo, razza, sogliola, rana pescatrice, linguattola) e chi di questi si ciba come il sarago.
Per inciso non c'è la stessa preoccupazione rispetto al cadmio, con valori ancora contenuti, mentre per l'arsenico i pesci più a rischio sono quelli già indicati. La ricerca è di una decina abbondante di anni fa. Magari oggi...

martedì 13 dicembre 2011

Prendetevela comoda: il video dura un'ora, domande comprese.

Sono un po' consapevole che oltre ad avere la fortuna di incappare in un medico competente o almeno appassionato del proprio lavoro, quella di potersi permettere cure costose, l'avere a fianco una famiglia o chi per lei che possa sostenere e dare fiducia nella difficoltà, e mille altre fortuite coincidenze, aiuta a far strada conoscere e capire ovvero avere strumenti reali di "interpretazione della realtà". Tanti giri di parole per dire che internet è una risorsa per guarire e che conoscere un po' di inglese (ma non solo) è un'altra bella botta di ....

Quindi oggi vi posto un video in cui la dottoressa che sta facendo da padrona sul mio blog sintetizza la questione.


Dr. Jane Hightower - Diagnosis: Mercury from Commonwealth Club on FORA.tv

Non posso tradurre ogni cosa per ragioni di tempo, ma riassumo i dati rilevanti che emergono dal discorso.
Mi sembra una formula di compromesso possibile per chi non riesce a seguirla "live".



Intanto c'è la difficoltà di comparare i dati: ci sono dei numeri ma è difficile interpretarli perché discordanti.
Poi c'è il problema di individuare forme di intossicazione diverse per tipologia di mercurio.
Nella zona di San Francisco (poi mi riservo di approfondire il discorso per l'Europa) l'industria si cela dietro a un "consumo normale" di pesce, mentre la questione è se la presenza di sostanze tossiche ecceda il limite di legge. Chi dovrebbe tutelare non tutela. La dottoressa deduce che la normalità stia in un consumo non superiore a 2 pasti la settimana.
Ci sono altre fonti di omega 3.

Cita il mio adorato dr. Seuss con la storia di "Horton hears a Who". Un esserino minuscolo, in un mondo minuscolo e invisibile, in qualche modo viene "captato" da un elefante che tutti prendono per matto, fino a che i due mondi riescono a comunicare. Lei paragona i suoi pazienti a questi "Who" che dicono: "Siamo qui, siamo qui!". Attendiamo anche noi il lieto fine, che qualcuno ci "capti".

Cos'altro mette a rischio di inquinamento nel mondo? I vari impianti che producono energia bruciando, come le solite centrali a carbone ma anche...inceneritori, crematori, industrie del cemento, thymerosal, impianti chimici cloro-soda (ribadisco la campagna...)... ma... gulp... San Marino??
Parla pure di San Marino, parla di tutto questa donna!! Mi basterà un blog?!?

Sorvolo su Minamata ed Iraq, per ora.

Seguono racconti su lobby e giochi di potere, sconfortanti ma credibili. Ci finisce dentro pure la produzione dell'i-phone.

Consigli finali: cercare di tenere il mercurio sotto i 5mcg/l e rispetto ai pescipiù piccoli sono meglio è.

Okay il granchio, quello dell'Alaska. Quello blu è un po' più inquinato ma i livelli sono comunque bassi. 

Alla fine di tutto mi sorge un dubbio: ma il mercurio omeopatico che prendo io... di che tipo è? Organico, inorganico, etilmercurio?

lunedì 12 dicembre 2011

Nuovi spunti dal libro

Può essere che esageri, fissata come mi trovo in questi giorni a proseguire questo libro. Prometto che farò anche qualche pausa, lungo la strada! Ora però proseguo con la sintesi della sintesi di un altro paio di capitoli.

Potrebbe non sorprendervi sapere che parlare in tv dell'argomento non ha portato a reazioni compiacenti, però la FDA ha tempestivamente emesso nuove linee guida che sconsigliavano pesce spada e squalo a bambini piccoli e mamme in attesa. La stessa mensa dell'ospedale, racconta la dottoressa, ad un certo punto inizia a variare i pesci del menù.
Tutto il mondo è paese! Se non ci fosse da piangere, verrebbe proprio da ridere della piccolezza dei nostri comportamenti!

A proposito di danni neurologici sui bambini, vi è un riferimento a due studi con risultati opposti, che ho cercato.

Vengono elencate diverse forme di esposizione:
- vapori di mercurio inorganico (da amalgama dentale),
- metilmercurio (nel pesce),
- etilmercurio (nei vaccini).
Le tre tipologie si eliminano con modalità differenti e determinano problematiche differenti (p.39 della versione rilegata in italiano, per chi volesse approfondire).

Gli spunti sono davvero numerosi...
Si parla anche del famoso mercuriocromo, usato a lungo come disinfettante. Questo metallo non possiede infatti -leggo- proprietà battericida ma ha il potere di rallentare la crescita dei batteri, così è stato a lungo usato anche nei secoli passati; è via via stato sostituito dalla penicillina solo dopo la sua scoperta, nel 1941.
C'è un riferimento al dibattito sulla bontà versus i danni dell'amalgama che inizia nello stesso periodo.
Vi è un lungo resoconto dell'utilizzo del mercurio nella storia, basato sul testo di Leonard Goldwater "Mercury: A History of Quicksilver".
Ancora ci son cenni al "pink desease": mai sentito parlare della malattia rosa? Io no!
E infine il richiamo ad un personaggio che per noi italiani è privo di significato: Charlie the tuna.
Ve lo mostro.
Sarà pure pieno di mercurio, ma la faccia è decisamente simpatica! 

 Anche senza leggere il libro riesco a rendervi l'idea della dimensione del "problema"?

domenica 11 dicembre 2011

Fino a pagina 34

La lettura continua, intrigante, sorprendente, coinvoigente. Non riesco ad andare molto veloce per la necessità di fissare i concetti importanti e riproporli anche a chi il libro non lo sta leggendo (ma lo consiglio, come pure proverò a suggerirne la traduzione e diffusione in Italia).

Naturalmente non posso riportare ogni cosa, per non incorrere in guai (egali, ma la storia ha un non so che di poliziesco... pagina dopo pagina si fa più complessa e più densa di situazioni che fanno riflettere.

Gli elementi chiave della vicenda sono innanzitutto la verifica che a mangiare i pesci più contaminati, tra i pazienti della dottoressa, sono state persone di livello medio-alto, con maggiore disponibilità economica così da  permettersi quelli più costosi.
Oltre a quelli già citati compare un certo "albacore", che nella mia ignoranza in materia non riesco a tradurre (mi pare sempre della famiglia dei tonni).
Per il resto si conferma il silenzio del Governo, nei suoi enti dedicati, e l'indisponibilità a procedere ad indagini sui pesci che aggiornino le ricerche degli anni '70 e '90, come i valori di riferimento contraddittori sia in assoluto che per unità di misura.
Ma la dottoressa viene in contatto con i media ed inizia la pubblica diffusione delle sue scoperte.

Vi copio l'audio di un'intervista radiofonica del 2008. Parla di "fish fog", la personale definizione che attribuisce a questi "stati di annebbiamento" che credo di conoscere pure io!


Fa anche riferimento ad un'allarme che portò a ritirare le scatolette di tonno dal mercato negli anni '70, di cui la gente avrebbe perso memoria.


Consiglia di non volere pesci troppo grandi nel proprio piatto, evitare il tonno, ridurre i crostacei!

sabato 10 dicembre 2011

Primo capitolo, seconda parte

Torniamo alla nostra dottoressa, personaggio quanto mai reale.
Verificata una presenza di mercurio nel sangue in più pazienti, decide di approfondire l'argomento.
Un testo medico di frequente consultazione indica il limite consentito di mercurio nel sangue in 50mcg/l.
La sintomatologia di riferimento parla di insonnia, nervosismo, tremori, indebolimento della capacità di giudizio e della coordinazione, diminuzione dell'efficienza cognitiva, emotività, mal di testa, fatica, perdita di pulsioni sessuali, depressione, parestesie importanti, difficoltà di linguaggio, di movimento, riduzione del campo visivo, perdita di capelli, cecità, microcefalia, spasticità paralisi, coma. 
Sul sito dell'EPA (agenzia di protezione ambientale americana) il valore massimo criportato è di 5mcg/l.
La Food and Drug Administration, FDA, che vigila sui farmaci e gli alimenti, si limita invece a mettere in guardia le donne incinta da un consumo eccessivo di pesce spada.

Inizia allora la ricerca di contatti per approfondire lo studio.

Il centro antiveleni inizialmente sembra molto interessato ad approfondire l'argomento poi però nessuno si fa più vivo.
Alcuni colleghi le chiedono di che si preoccupa, se non la fa la FDA. Questi discorsi li ho sentiti pure io, a proposito di nanoparticelle ed elettromagnetismo (ma che racconti? Se ci fosse un rischio lo sapremmo. Infatti...)
L'Ufficio Salute Pubblica della Marina di Stato dice che l'intossicazione dei pazienti viene da profumi e cosmetici.
Dal Dipartimento di Stato della Salute Pubblica viene informata che la soglia di tolleranza al mercurio sarebbe di 200 mcg/l. 
In ultimo contatta il centro per i mammiferi marini, traendo spunto da un recente spiaggiamento di balene. Le viene confermato che le balene possono avere livelli di mercurio molto alti ma che lo tollerano molto bene, e viene invitata a tornare di occuparsi di umani. Lo spiaggiamento risponde da solo.

Servono commenti?

venerdì 9 dicembre 2011

E' arrivato il corriere

Questa mattina mentre dormivo ancora profondamente hanno suonato alla porta i miei libri. Non riuscivo a star su, non sono in gran forma, così ho iniziato da quelli sempre carini del Dr.Seuss, il Rodari americano, e solo durante la colazione ho aperto il più serio "Diagnosis: Mercury".
Ho letto la quarta di copertina, le alette, l'introduzione... e un po' alla volta il primo capitolo. Assolutamente scorrevole e a tratti divertente, nonostante il tema molto serio.

In sostanza racconta di una prima paziente che si reca da questa dottoressa dopo un paio di svenimenti e vari altri sintomi tra cui la perdita di capelli. Dagli esami di routine non emerge nulla, nè trovano la causa gastroenterologo e cardiologo. Una dermatologa aggiunge alla lista un controllo del mercurio nel sangue, che in effetti risulta di 18mcg/l. Le indicazioni di riferimento danno come valore massimo 10mcg/l al termine di una settimana di lavoro. Le urine invece non rilevano niente di anomalo.
Una seconda paziente, dopo aver consultato specialisti di ogni sorta (medicina alternativa compresa), arriva da lei con i soliti esami a posto e una serie analoga di disturbi. Vegetariana, non mangiava carne ma pesce 9 volte a settimana, soprattutto grandi pesci (tonno, pesce spada, spigola/branzino, sushi, halibut). I dati rilevati di mercurio nel sangue salivano nel suo caso a 26mcg/l. 
Da lì una serie di indagini e scoperte in altre persone, tutte della baia di San Francisco dove il pesce, oltre che cibo "salutare", è anche alla base dell'economia locale (e dove vi è, incidentalmente, pure un picco di tumori al seno).

Ogni riga è interessante... 

Intanto la spiegazione, che andrà sviluppata meglio nel blog: il mercurio è un metallo che può assumere varie forme, con diverse reazioni di tossicità. Si parla di mercurio organico ("metilmercurio") quando si lega ad atomi di carbonio negli esseri viventi, come nei pesci, che viene eliminato da capelli, feci, sudore e latte materno. Nessun esame è adeguato a rilevarlo ma lo sono comunque di più le indagini su sangue e capelli piuttosto che nelle urine, dove si cercano i metalli pesanti. [Vero ma fuorviante: nel sangue mi risulta che si trovi nelle fasi iniziali dell'assorbimento, prima che si depositi in tessuti ed organi, e nelle urine la ricerca è più efficace con un test da carico, ma ne riparliamo].
Il mercurio inorganico invece non si lega al carbonio e si trova soprattutto nell'ambiente come scarto industriale delle centrali a carbone (vapore nell'aria) o degli impianti cloro-soda di cui vi ho postato la campagna qualche giorno fa (sversato nel mare). [Capite perché è importante? Firmate!!! http://www.ep-empower.eu/epetitions/it/Petizioni_online/Petizioni_aperte/cntrlid/view/petitionID/39.aspx]
Questo tipo di mercurio si trasforma in metillmercurio a contatto con batteri, che poi sono nutrimento di crostacei o piccoli pesci, a loro volta mangiati da pesci più grandi = processo di bioaccumulazione.
Studi hanno rilevato problemi di sviluppo e infertilità negli animali e problemi per gli esseri umani dove porta molecole solfidriche nei tessuti che interagiscono con altri elementi.
L'altra parte del capitolo invece si concentra sulla ricerca di partner ufficiali con i quali collaborare trovando un vero muro di gomma. Più o meno tutto ciò che ho letto può essere considerato metafora dell'esperienza di molti di noi (mia senz'altro) e della stupidità del genere umano... lo dico io, non la dottoressa.
Domani proseguo.


giovedì 8 dicembre 2011

Traduzione - La folie du Mercure

Per ora trascritti 2 minuti su 6. Se nessuno collabora il resto arriverà nel tempo...

Avete mai letto Alice nel paese delle meraviglie? Vi ricordate del cappellaio matto? Sapete che l'espressione “matto come un cappellaio” viene da una malattia dovuta alla fabbricazione industriale di cappelli nel 1800? Allora è stato necessario un processo complesso per tornire il feltro per confezionare i cappelli. Per ottenere un rivestimento più economico la prima tappa consistette nel rivestire il feltro con una soluzione composta da mercurio, per rendere le fibre più rugose. Questo costrinse i cappellai a respirare i vapori di questo metallo, altamente tossico, portando ad un accumulo di mercurio nel loro organismo.
Ciò si scoprì per la comparsa di sintomi come tremori (allora detti “scosse dei cappellai”), problemi di linguaggio, della coordinazione, ansietà, cambiamenti di personalità, depressione e perdita di memoria.
Tutti questi sintomi sono conosciuti come sindrome del cappellaio e sono usati ancora oggi per descrivere l'avvelenamento da mercurio. Voi non vorreste prendere un termometro vecchio tipo e tenervelo in bocca per 24 ore al giorno, vero? Ma secondo …. il direttore esecutivo dell'Accademia Internazionale di Medicina orale e Tossicologia è esattamente quel che succede quando l'amalgama è dentro la vostra bocca. Ci sono nel mondo più di 4000 risultati di ricerche sul mercurio come sostanza altamente tossica.

mercoledì 7 dicembre 2011

La folie du Mercure

L'audio non è ottimo, la provenienza non chiarissima, ma la sostanza mi pare la medesima: il mercurio è tossico e crea processi ossidativi.
Non appena avrò la possibilità, cercherò di postare una traduzione sintetica: io capisco un po' ma perdo qualche pezzo.
Ho scelto questo video perché la vignetta almeno fa sorridere.


La folie du Mercure (amalgames dentaires) di rikiai

Oggi intanto è il giorno in cui ricomincio la mia disintossicazione con mercurio solublis (omeopatia). Per lungo, lunghissimo tempo mi avvelenerò con meno di una goccia al giorno.

martedì 6 dicembre 2011

Uso dei materiali per cure dentistiche - OMS/WHO

Lo scorso ottobre l'Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa sull'amalgama dentale: rilasciando mercurio inquina l'ambiente ed entra nella catena alimentare tramite il pesce e  determinare problemi di salute nelle persone con otturazioni dentali. Oltre a far riferimento a materiali sostitutivi per le cure dentistiche, si impegna a lavorare per la riduzione dell'utililzzo di questo metallo. E' un inizio!

lunedì 5 dicembre 2011

Primo bilancio

Il blog è aperto da una settimana. Non gli ho potuto fare enorme pubblicità, non essendo iscritta ai principali social network. La sezione statistiche parla di 178 visite ad oggi. Non posso che trarne una prima conclusione: c'è bisogno di parlarne!
Il materiale dopotutto è veramente tanto, più o meno serio, più o meno accattivante, più o meno chiaro.
Ormai un'idea ce la siamo fatta: dai vaccini, dall' amalgama, dal cibo può derivare un'intossicazione che porta sino a malattie autoimmuni e degenerative. 
Quando però ci si rivolge ad un medico qualunque, la prima reazione è una sorta di smarrimento.
Se hai una polmonite hai moltissime chances, il problema viene individuato e curato. Per tutto il resto è necessaria invece una ricerca personale e il fortuito incontro con qualche professionista competente.
Credo sia ora, anche in Italia, di fornire a tutta la classe medica e, perché no, alla popolazione una infarinatura generale. Sarebbe utile anche un loro coinvolgimento attivo... 

Il materiale che continuerò a pubblicare nei prossimi giorni rischia di diventare ripetitivo. Repetita iuvant, conto anche su questo effetto! Un primo obiettivo è proprio quello di inondare i profani di informazioni convergenti: se non convince la qualità, andiamo pure di quantità.

Tanto, tantissimo, c'è in lingua straniera. Aspetto ancora volontari per il tedesco ma non solo. 
Aspetto volontari anche per contribuire a questo blog, che vorrei il più possibile nel tempo non restasse esclusivamente mio. 
Mi ci dedico con regolarità ora che la mia salute mi concede tempo per far ciò che io ritengo prioritario, concessione della quale in tutta sincerità avrei fatto molto volentieri a meno!
Si tratta però di una fase e probabilmente con l'anno nuovo le mie energie dovranno essere spese in altro: da quel momento i contributi "esterni" saranno sempre più importanti.

Per comunicazioni, suggerimenti, richieste, quello che pare a voi, usate liberamente gli spazi dedicati ai commenti oppure contattatemi personalmente: mercuriometallico@gmail.com.
Buon proseguimento di lettura.

sabato 3 dicembre 2011

Anteprima limitata

Mi riferisco sempre a "Diagnosis: Mercury". Per chi se la cava con l'inglese è possibile iniziare a leggerlo.

Diagnosis: Mercury

Una dottoressa di San Francisco (USA), mettendo in relazione i sintomi di alcuni dei propri pazienti, ha scoperto l'universo mercurio, le contraddizioni politiche e le lobby che impediscono una corretta tutela della salute. 

L'avvelenamento di cui si è occupata riguarda soprattutto il pesce (attenzione a tonno, squalo, pesce spada, halibut, spigola, pesce persico, marlin, luccio e... "tile fish"-boh!).

Ritornerò sull'argomento, copierò a man bassa dal sito ufficiale, ordinerò il libro e un giorno magari ne posterò un resoconto.

giovedì 1 dicembre 2011

Divagazione sul tema

Vi propongo oggi una raccolta firme che ha bisogno di una forte partecipazione per raggiungere l'obiettivo ed essere consegnata ai destinatari. 
La piattaforma europea empower, ora semplificata per la partecipazione, raccoglie una petizione rivolta ai Ministri dell'Ambiente, della Salute, dello Sviluppo Economico, con scadenza 31.12.2011.
Vi sono impianti per la produzione di soda e cloro che ancora si servono della tecnologia "a celle di mercurio", gravemente dannosa per l'ambiente e gli esseri viventi, entrando di fatto nella catena alimentare.
Si chiede di anticipare la dismissione di queste tecnologie e di monitorare adeguatamente il livello di inquinamento da mercurio.