giovedì 26 aprile 2012

Materiali da evitare

Secondo le indicazioni riportare nel libro "Denti tossici", alcuni materiali vanno assolutamente evitati in otturazioni, corone,...:
- PALLADIO - "ostruisce importanti sistemi enzimatici quali la creatin-linasi, aldolase, alcalite fosfasi, carbon-anidrasi, tripsina, chimotropsaina, cellulasi. Disturba la sintesi collagene nelle ossa e nelle cartilagini. Blocca la timidina nel DNA. Si accumula negli organi del corpo. E' un forte allergene."
Le alternative al palladio consistono di CADMIO, COBALTO, STAGNO, ZINCO, GALLIO, ALLUMINIO.
Si parla poi ancora di titanio, ma arriviamoci un po' per volta. 
Vorrei capire di che processi stiamo parlando, visto che l'elenco è ad effetto proprio per l'oscurità dei termini. Questo cercherò di fare nei prossimi post.


martedì 24 aprile 2012

I compositi

Il composito sembrerebbe rappresentare una valida alternativa all'amalgama di mercurio, benché il termine sia piuttosto generico e la sua composizione, per l'appunto, sia variabile.
Secondo Kennedy, indicato nel libro come un esperto dell'argomento, la tenuta dell'otturazione sarebbe in discussione dopo qualche anno, ma  comunque priva di effetti tossici. C'è un riferimento al "test di biocompatibiltà", che non tutti i dentisti fanno, per individuare il prodotto più adatto a ciascuno.
L'altro elemento che suggerirei di testare sono le colle... 
Per approfondire l'argomento suggerisco l'iscrizione al gruppo di yahoo "Amalgama e mercurio".

domenica 22 aprile 2012

Chelazione pro e contro

Sono arrivata ad una parte fondamentale per la mia situazione (sia pure con i miei tempi quasi biblici, rispetto all'intensità iniziale dei post). Il dibattito agenti chelanti sì e agenti chelanti no viene sviluppato verso pagina 102.
Leggo che DMSA e DMPS contengono "tioli": non è una parolaccia ma una molecola di zolfo che sostituisce quella di ossigeno. Da qui la puzza (e il dmps confermo che puzza).
Si dice che possono scatenare reazioni avverse e se ne consiglia l'uso solo in caso di ricoveri.
Io, polemica di natura, trovo auspicabile il ricovero ma mi chiedo come mai potrà avvenire se non c'è modo di farsi riconoscere intossicati: l'unico modo "ufficiale" è fare un test da carico che... la sanità pubblica di massima non fa!
Confermo pure i benefici quanto le reazioni avverse!!
DMSA=no in caso di SM.
Per la SM di solito, mi pare, si fa l'EDTA che ha più affinità per l'alluminio che per il mercurio.
Si configura un appesantimento di reni e fegato, con aumento di stanchezza e difficoltà a smaltire il tutto in caso di mobilitazione di grandi quantità di sostanze tossiche.
E' proprio quello che ho sperimentato: grande benessere iniziale, situazione esplosiva e ingestibile dopo sei punture. Forse avrei dovuto andare più lentamente, ma ritenevo di non avere anni davanti a me da poter aspettare per risolvere il problema. 
Anche in queste scelte a volte si è soli e serve più fortuna che consapevolezza!

lunedì 16 aprile 2012

Disintossicazione post-rimozione

Molto interessante la pag. 101 di "Denti tossici" e molto interessante l'associazione svedese che si occupa (da molti anni) di amalgama e intossicazione. Quasi varrebbe la pena mettersi a studiare la lingua per poter capire meglio i documenti, ma per poterne parlare nei prossimi mesi e non nei prossimi decenni mi accontenterò di un "banale web-traduttore". 
Intanto Lorenzo Acerra viene incontro alle mie esigenze riportando nel libro i dati sulle quantità di integratori consigliate per smaltire gli accumuli tossici di mercurio.

Vitamina B1 50/100   mg/die
              B3 25/500   mg/die
              B6 25/50     mg/die
              C   1              g/die
              E   100/200 mg/die
Magnesio    100/300  mg/die
Selenio         50/200  microg/die
Zinco          20/40      mg/die

Consigliate molte fibre perché assorbono l'amalgama e ne favoriscono l'espulsione.
Mi verrebbe da aggiungere fermenti lattici, perché se non hai l'intestino perfetto in realtà ciò che smaltisci torna comunque in circolo.

Mi fermo in attesa di approfondimenti dell'associazione svedese "Vittime dell'amalgama". Se tardo un po'... è che sto lavorando molto. Non sempre all'alba mi alzo a leggere!

martedì 10 aprile 2012

Rimozione non protetta

Seguo l'iter proposto dal libro, anche se la mia velocità difficilmente troverà coincidenza con chi, interessato all'argomento, ha già avuto sotto mano "Denti tossici"; io, che ho iniziato dal secondo, posso dire di averlo letteralmente sbranato, trovando continui ritagli di tempo per tornare indietro, andare avanti, raccontare a qualcuno...
Fatto è che l'indice di questo blog è al momento lo stesso del testo.
Siamo ora dunque ad un racconto di rimozione non protetta. E' quello che capitò a me, letteralmente sconvolgendomi la vita. Questo è un post e non posso dargli le dimensioni di un libro (ma chissà, un giorno forse...), perciò tento una sintesi.
Mi ero appena laureta, lavoravo già come dipendente da un paio d'anni. Seguii il suggerimento di un dentista di fiducia che mi fece un buon prezzo, così iniziai a rimuovere le 17 otturazioni in amalgama.
Mi hanno detto che dev'esser stato bravo e che io comunque devo avere un buon fisico, altrimenti con questi numeri avrei dovuto essere "messa" in modo molto diverso. Comunque unica protezione fu la diga.
Non ho messo in relazione la faccenda per circa 15 anni, ma poco dopo iniziarono gravi e ripetute crisi di panico. Ero sempre stanca, non sopportavo nessuno stimolo, a partire dal rumore dei tacchetti delle scarpe sul pavimento fino alla musica. Avevo rossori, sudorazioni,... e feci, ora dico così, la parte della "squilibrata" che all'improvviso cambia personalità e non è più in grado di autogestirsi.
La mia vita è cambiata molto perché quest'esperienza di forte paura ripetuta nel tempo ha comunque condizionato la mia autonomia. Tuttora ci son cose che mi mettono in tensione e che un tempo mi davano quel brivido di adrenalina necessario ad invogliarmi ad affrontarle. 
Pochi mesi dopo mi venne pure una mononucleosi con epatite ed anche il mio fegato è rimasto un po' traumatizzato (a volte me lo ricorda).
Non mi rimisero a posto psicofarmaci né psicoterapie ma un omeopata con i suoi consigli e prodotti "energizzanti". Le mie surrenali sono infatti la parte del mio corpo che devo sempre coltivare... 
Passato questo scempio, con conseguenze su tanti fronti, tutto apparentemente era tornato normale. Giusto qualche "inciampo" (momenti di particolare stanchezza che non riuscivo a giustificarmi, negli anni).
Fino a che non prendo un virus e nel frattempo faccio del faidate all'aria aperta sotto al sole, intossicandomi a livello esponenziale con colle e vernici.
Il mio corpo si impalla, all'improvviso mi ritrovo in piena "stanchezza cronica", allettata senza ragione e con sintomi definiti "aspecifici". 
Di nuovo tutti falliscono tranne un omotossicologo che comincia a darmi prodotti per drenare le tossine e contrastare il mio virus (nosode). Miglioro molto ma non risolvo del tutto: studio per mesi su internet e procedo a svenarmi (tanto fisicamente quanto economicamente) con autoemo di ozono. Resta il dubbio di cosa abbia impedito al mio fisico di reagire ad un virus. 
Pochi mesi dopo riparte un po' di febbre, più alta dell'anno prima, ma l'omotossicologo non individua la causa specifica. Arrivo così da un dentista+naturopata che individuano un dente devitalizzato male, ormai marcio, e mi garantiscono "al limoncino" un'intossicazione da mercurio solo per aver riscontrato la rimozione pregressa di così tanto materiale tossico dalla bocca. Non si sbagliano!
Da lì inizia la mia attività per recuperare... e forse inizio a riprendermi ora, quasi 6 anni dopo la comparsa del mio virus....
Quindi aggiungo la mia testimonianza a quella riportata sul libro. Il web comunque ne è pieno ed internet, blog, forum e c., sono una preziosissima risorsa.
Io devo davvero tutto, o quasi, a cfsitalia. Pur non occupandosi di mercurio, lì ho scambiato pareri e ho avuto le istruzioni giuste per leggere articoli scientifici di esperti di riferimento, nonché capire i meccanismi che potevano "ingolfare" alcuni processi biochimici del nostro corpo.

martedì 3 aprile 2012

Rimozione protetta

"Denti tossici" a pag. 89 inizia a parlare di rimozione protetta.
Il video che pubblico a seguire mostra in concreto di cosa si tratti, peraltro riprendendo le immagini del lavoro del "mio" dentista. Io non posso che parlarne bene...