martedì 31 gennaio 2012

Conclusione

Terminiamo anche questo modulo 5 con le ultime note.
Ecco i contesti magico-religiosi in cui viene fatto uso del mercurio: "Santería (anAfro-Hispanic belief system), Palo Mayombé (Caribbean), Candomblé(Afro-Brazilian), Voodoo (Afro-Haitian), Espiritismo (Puerto Rican) and YorubaOrisha (Afro-Hispanic). Mercury is also used in Hindu practice as a majorconstituent of Parad, from which religious relics are made."
Il modulo spiega chiaramente perché interessarsi a queste pratiche: vi è naturalmente un rischio ambientale nonché pericoli per la salute. Portarne a conoscenza chi le utilizza ed i relativi governi significa agire per ridurre questa continua contaminazione. L'invito è anche ai media perché compiano la loro opera di controinformazione.
Vengono descritti un paio di "studi di caso". Vi traduco quello relativo alla "Santéria".
Credenza di origine afro-ispanica, con pratiche verificatesi nella Repubblica Dominicana, Cuba, altre isole caraibiche, Suriname, Belize, Trinidad, Jamaica, Perù, Ecuador,Argentina, Brasile, Colombia, Messico, Venezuela, Guyana, Francia, Paesi Bassi, Puerto Rico.  ...però!!
Venne soppressa a Cuba dopo la rivoluzione di Castro, soprattuto negli anni '60. Oggi la repressione è in gran parte cessata e la popolarità e diffusione di questa pratica è aumentata a Cuba dagli anni '90.
Il Mercurio viene usato in molti modi che pongono chi lo utilizza a rischio avvelenamento. Alcuni usi tipici della Santéria sono:
- mettere il mercurio nell'acqua o in bustine di té con qualche moneta;
- portarne capsule in amuleti o su catene o tra due monete in borsine;
- aprirne capsule nell'acqua da bagno;
- ingoiarne capsule mescolate ad acqua santa;
- bruciarlo in una candela;
- lavare la casa con acqua contenente mercurio per purificarla;
- assumerlo con la birra per accrescere la virilità;
- metterlo sotto al letto;
- assumerne capsule, a volte mescolate con acqua, per problemi di syomaco o cancro;
- spalmare una mistura di mercurio e alcool sull'area afflitta da artriti;
- metterlo in un bicchiere vicino ad una candela perché evapori rapidamente;
- mescolarlo ad altri ingredienti per usi magici;
- metterlo sulla pelle per massaggi.
Laddove è diffuso è comunemente venduto nei negozi di erbe, piccole rivendite di proprietà privata che vendono articoli religiosi come pure prodotti che si crede abbiano proprietà importanti per la salute. Talvolta è venduto in capsule che possono contenerne più di 13,5g, per quanto di solito ne abbiano solo 8-9.
In una capsula può esserci più di dieci volte la quantità contenuta in un termometro. Vengono usati anvche contenitori come giare, bottiglie di plastica o sacchetti con anche 65g dentro!mercury than one thermometer. Small glass jars, plastic bottles or plastic bags are
sometimes used as well, containing as much as 65 grams of mercury. Spesso chi vende si offre anche per riti e consultazioni spirituali in una stanza dedicata da parte del medium nonché del "santero".

...ma pensa te!!

lunedì 30 gennaio 2012

Modulo 5 - uso culturale del mercurio

Pare che il mercurio sia stato usato per anni in pratiche magico-religiose in varie zone del mondo e che tuttora il fenomeno sia in corso.
Lo si usava ed usa per cospargere pavimenti con l'idea di proteggere gli occupanti di una casa o di una macchina, aggiunto all'acqua per lavaggi spirituali, agli olii o alle candele accese per allontanare i demoni, portare fortuna, soldi, amore, per sortilegi. Viene anche portato dentro ampolle, fiale, taschini, da tenere al collo o addosso, usato per statue da far sfilare in cortei.
Ancora lo si mette sulla pelle, in bagni, profumi, lozioni, saponi, iniettato per allontanare i peccati durante i viaggi o percostruire la muscolatura negli atleti, aggiunto al latte prima di essere bevuto e come composto in alcuni prodotti medicinali orientali (ce lo ricordiamo... abbastanza allarmante).
Mercurio in capsule: venduto col nome di "Azogue" in alcuni negozi religiosi, viene usato come rimedio popolare messicano contro i blocchi intestinali o i problemi di stomaco soprattutto dei bambini!!
Mercurio nelle case: talvolta è tenuto in contenitori come ciotole a casa, sia chiuse che aperte per purificare l'aria. A Palo (Filippine?) si crede che grandi quantità di mercurio siano il componente più importante di un mix mistico che ha uno spirito al suo interno. Qualche volta è mescolato a zucche o pezzi di frutta.
L'uso più comune nelle comunità latino-americane e caraibiche di New York è in un contenitore a casa (più del 30% delle abitazioni di comunità latino-americane, circa il 25% di quelle caraibiche).

Caspiterina... chi l'avrebbe mai immaginato??!?

sabato 28 gennaio 2012

Infine le otturazioni

Dulcis in fundo, per quanto di dolce non ci sia molto, il modulo 4 si occupa dell'amalgama dentario.
Alcuni numeri valgono una citazione:
- nel 2005 circa 240-300 tonnellate di mercurio sono state nusate dai dentisti di tutto il mondo;
- l'amalgama dentale contiene il 50% di mercurio elementare, 30% di argento e 20% di altri metalli come rame, stagno, zinco.
Esistono ad oggi alternative al mercurio come compositi, ionomeri e copolimeri.
Che??
Non capisco una parola...
Wikipedia dice: "Il termine copolimero indica tutte quelle macromolecole la cui catena polimerica contiene monomeri (piccole molecole reagenti) di due o più specie differenti. Talvolta il termine copolimero viene utilizzato in senso più stretto per indicare i polimeri ottenuti a partire da monomeri di due specie differenti, mentre il termine terpolimero viene utilizzato per indicare polimeri ottenuti a partire da monomeri di tre specie differenti.
Quando invece un polimero è costituito dall'unione di monomeri di un solo tipo, viene detto omopolimero." Tutto chiaro, no?
Naturalmente vengono riproposti i rischi ambientali e gli effetti tossici per le persone che ne vengono a contatto.
Il modulo finisce in sostanza così, riportando come di prassi alcuni "studi di casi" (che però non sono nello specifico situazioni di ammalati).

mercoledì 25 gennaio 2012

Thiomersal and vaccines

Così titola una specifica sezione del modulo 4. 
Il Thiomerosal, altrimenti detto thimerosal, è un composto a base di mercurio organico: mercuriotiolato e -etilmercurio-tio-sodio-benzoato (più o meno).
Usato fin dal 1930, è un conservante in alcuni vaccini ed altri prodotti medici per prevenire contaminazioni da parte di batteri e funghi nella fase di stoccaggio e specialmente nell'uso di fiale multidose aperte. E' stato inoltre usato sia per inattivare alcuni organismi e tossine che per mantenere sterile la linea di produzione.

Molti vaccini autorizzati non contengono thiomerosal. Sono quelli monodose o quelli nei quali il thiomerosal interferirebbe con l'efficacia del vaccino, come quelli per morbillo, orecchioni, rosolia, polio orale e inattivata (?), febbre gialla, tubercolosi.
Altri vaccini possono contenere tracce di thiomerosal (<0.5 μg per dose), se è stato usato nel processo di produzione, pur non aggiunto al prodotto finale.
Un terzo gruppo di vaccini hanno il thiomerosal aggiunto in concentrazione variabile (10 to 50 μg per dose) come conservante per prevenire la contaminazione con microrganismi quando formulato in multidose. Sono quelli contro la difterite, il tetano, la pertosse, l'epatite B, Haemophilius-influenza di tipo B, influenza.

Negli ultimi anni in vari Paesi sono stati fatti sforzi per ridurre o elimiare il thiomerosal dai vaccini. Questi cambiamenti hanno visto riformulazioni monodose, che però richiedono più spazio per lo stoccaggio e un aumento dei bisogni di trasporto, cosa non fattibile in molte regioni. 
La sicurezza dei vaccini contenenti thiomerosal viene rivista ad intervalli regolari. Permane la politica di immunizzazione della WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) con rispetto per i restanti vaccini contenenti thiomerosal (che significherà poi??).

Traduzione molto elementare, ma un punto di partenza per il grande mondo dei vaccini... 

martedì 24 gennaio 2012

I prodotti cinesi e l'allerta settimanale

Proseguendo le ricerche ho in effetti trovato la lista dei prodotti cinesi contaminati di cui parlavamo, ma i nomi in lingua la rendono poco fruibile.
In ogni caso la loro presenza è stata riscontrata all'interno del mercato americano e c'è da augurarsi che non sia molto difficoltoso evitarli. E' peraltro una ricerca del 1997.

Strada facendo ho trovato anche un altro sito molto interessante, dal mio punto di vista. Purtroppo per essere sempre pronti e informati ci vuole più tempo di quello mediamente disponibile e molto spesso non si è in grado di tutelarsi adeguatamente! Si tratta tuttavia di una pagina aggiornata dalla Regione Emilia-Romagna in cui, settimana per settimana, vengono riportate le allerta emesse per prodotti alimentari e veterinari.
Qualcosa mi sfugge, nel senso che non riesco a trovare la pagina con le segnalazioni aggiornata ad oggi (trattandosi di una sezione della newsletter probabilmente bisogna attendere la comunicazione via mail), però basta un'occhiata per coglierne il prezioso aiuto: http://www.ausl.mo.it/dsp/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/146/ID/2140
Guardo solo alcune settimane del 2011:
n. 50 - eccesso di mercurio in pesce francese refrigerato
n. 49 - eccesso di mercurio in pesce spada fresco spagnolo e in ricciole provenienti dalla Grecia
n. 48 - eccesso di mercurio in code di rospo provenienti dalla Francia, eccesso di mercurio in pesce spada a fette spagnolo
n. 47 - eccesso di mercurio in pesce spada refrigerato proveniente dalla Francia
n. 46 - presenza di mercurio in pesce spada fresco francese
n. 45 - presenza di mercurio in pesce spada fresco francese
n. 44 - mercurio in pesce spada sottovuoto della Francia
n. 43 - troppo mercurio in code di rospo francesi
Traggo le mie conclusioni: la regola dei pesci piccoli sembra confermata. Io ho però raccolto i dati relativi al mercurio per non andare fuori tema, ma come leggerete ci sono agenti tossici di ogni sorta e non per tutti vi è un respingimento alle frontiere o una sospensione dalla vendita.
...è una lotta improba!!!

lunedì 23 gennaio 2012

Prodotti erboristici cinesi e ayurvedici

Prime conferme di rischi per la salute in prodotti non medicinali.

Iniziamo con un rapporto dell'Istituto superiore di Sanità del 2004: www.iss.it/binary/publ/publi/04-33.1109762020.pdf.
Viene segnalato come vi siano sostanze tossiche derivate da pesticidi sulle piante o da contaminazione ambientale, ma anche un uso volontario e consapevole dei metalli pesanti come componente di alcuni prodotti.
"In alcuni casi, le problematiche tossicologiche sono risultate strettamente legate alla presenza di metalli pesanti quali arsenico, antimonio, cromo, piombo e mercurio. Per quanto riguarda quest’ultimo metallo, solitamente addizionato sotto forma di ossido o solfuro, esso è stato riscontrato in concentrazioni talvolta superiori di alcune centinaia di volte alla dose tossicologicamente accettabile; mentre da una parte è noto che il mercurio reppresenta un potenziale tossico a livello di organi quali reni, milza e del sistema nervoso centrale (SNC), dall’altra la tradizione ayurvedica, ad esempio, lo utilizza ampiamente nei preparati insieme allo zolfo, quale stimolante del sistema enzimatico e rigeneratore dei tessuti. E ancora, parlando del piombo – elemento notoriamente tossico con effetti sull’uomo che vanno dall’alterazione della sintesi dell’eme per inibizione di alcune attività enzimatiche, alla anemia, fino all’encefalopatia nei casi più gravi – esso viene utilizzato nella tradizione ayurvedica quale curativo delle malattie della pelle, per le perdite vaginali, gonfiori, gonorrea e diabete. Quindi, il problema principale della presenza di metalli pesanti nei preparati erboristici di provenienza orientale, può risiedere proprio nel fatto che questi metalli vengono intenzionalmente aggiunti durante la preparazione del prodotto."

Altri riferimenti li trovo in un articolo del giornale "La Repubblica" del 2009: http://www.repubblica.it/salute/medicina/2009/10/15/news/medicine_complementari_pericolose_se_usate_male-5585020/ 
L'articolo cita come fonte il Journal of American Association: http://jama.ama-assn.org/content/300/8/915.abstract.
Dagli studi effettuati 1/5 dei prodotti di medicina ayurvedica, di provenienza sia indiana che statunitense, venduti via internet sarebbero contaminati da metalli (mercurio, arsenico, piombo) in quantità superiori ai valori limite. Verrebbero usati nella preparazione che associa erbe, metalli, minerali e gemme.

Non finisce qui!

domenica 22 gennaio 2012

Modulo 4 - Mercurio in ambiente medico e dentistico

Finalmente ho avuto modo di affrontare questo modulo 4, relativo alla salute... paradosso lessicale!
E' decisamente il più interessante fino ad ora e fa riferimento, in maniera comunque generica, ad ambiti diversi.
Come sempre il documento apre raccontando quali sono le fonti di contaminazione, dai soliti termometri all'amalgama dentaria passando per dispositivi medici quali misuratori di pressione, sonde gastriche, dilatatori dell'esofago, "cantor tubes" che paiono essere canule per la rimozione di blocchi intestinali, altri tubi per le canalizzazioni. L'utilizzo del mercurio, pur contenuto in minima parte, è giustificato dalla sua alta precisione nei dati che fornisce edil rischio, per personale lavoratore o pazienti, è presente solo in casi di fuoriuscite accidentali.
L'intossicazione avviene soprattutto per inalazione o contatto con la pelle ed aumenta in ambienti caldi e poco ventilati.
Le precauzioni da prendere sono più o meno quelle indicate per la rottura dei termometri: allontanare le persone, usare guanti di gomma e contenitori isolanti, areare,... 
La sorpresa giunge ad un certo punto quando si parla di erboristeria cinese e prodotti ayurvedici.
Copio.
"> Mercury-containing compounds are found in certain Asian medicines, such as traditional Chinese patent medicine and Indian Ayurvedic preparations. Regular users of medicines containing mercury are at particular risk.
> Mercury in the form of ‘cinnabaris’ (mercury sulfide), calomel (mercury chloride) or ‘hydrargyri oxydum rubrum’ (mercury oxide) is included in some traditional Chinese herbal preparations (Ernst and Coon 2001; Ernst, 2002).
> A list of Traditional Chinese Patent medicines in the ‘Pharmacopoeia of the People’s Republic of China’ (English Edition, 1997) lists 43 different products containing one or more of these ingredients; these products are used for a wide variety of indications, including ulcers, insomnia, and epilepsy.
> Some textbooks note the toxicity of mercury-containing products but include recommendations for preparation processes that reportedly ‘detoxify’ them, such as heating them until they glow, or cooking them with other ingredients (Prpic-Majic et al., 1996; Ernst, 2002). Mercury is an element and cannot be
further broken down; therefore, no detoxification process is effective.
> Sold as non-prescription medicines, herbal products and dietary supplements, these compounds are rarely subjected to the same rigorous testing, quality control, labeling, import or distribution regulations as are other medicines.
> Traditional Chinese medicines and Ayurvedic preparations are widely advocated in Eastern countries and have become increasingly popular in the West where they are imported both legally and illegally and are often available in health food stores (Ernst, et al., 2001)."

In sostanza si dice che vi sarebbero 43 prodotti di origine cinese, usati per vari scopi tra cui ulcera, insonnia ed epilessia, che conterrebbero mercurio sotto forme diverse. Sarebbero prodotti dietetici/integratori alimentari a base di erbe, non soggetti a specifica regolamentazione per la vendita. 
Per quanto mi riguarda questo è un punto importante da approfondire nei prossimi post. Una volta tanto son contenta di essere europea...

sabato 21 gennaio 2012

Mercurio e alluminio

La mia energia langue, non farei altro che dormire invece non ho materialmente il tempo nemmeno per sonnecchiare davanti alla Tv. Pur avendo sospeso le cure per non avere tutti i disturbi collegati e poter rientrare al lavoro, la fatica si fa sentire in modo importante tanto che in alcuni giorni ho avuto il dubbio di non farcela a continuare... Ho nuovamente formicolii alle mani che invece, con il DMPS l'estate scorsa, sembravano definitivamente spariti. Non riesco a fare ipotesi, punto in questi giorni solo alla "sopravvivenza".
In questo contesto mi son trascinata fino ad oggi rimandando progressivamente la lettura degli altri moduli del fascicolo UNEP. Conto nel week-end di recuperare.

Per esserci comunque in questo tentativo di inondare chi legge (soprattutto i medici) di segnali e conferme della tossicità del mercurio e delle condizioni oggettive di molti di noi, oggi pubblico solamente un video in cui si vede la capacità di questo metallo di corrodere l'alluminio. Certo l'alluminio è "leggero", ma non delicato come il sistema biologico che siamo noi, persone. Quindi se tanto mi dà tanto, non posso che rinnovare l'allarme anche alla luce delle immagini che seguono. 

giovedì 19 gennaio 2012

Nell'attesa un po' di sushi

Intervengo modificando questo post a più di un anno di distanza, poiché evidentemente qualcuno era preoccupato più di tutelare i propri interessi che di far circolare un'informazione così importante. Procedo dunque a tagliare contenuti con l'invito di andare alla fonte: il dato positivo è che le informazioni sono disponibili.

Ho reali difficoltà a dedicarmi ai soliti approfondimenti. Prima di domani o forse nel weekend non riuscirò a continuare le mie/nostre letture. Per questa ragione vi sottopongo un riempitivo a base di sushi: questo sito per i consumatori, http://www.guidaconsumatore.com/alimentazione/sushi-rischi-alimentari.html, ripropone la problematica a noi nota del pesce ed in particolare in qualche modo sconsiglia ulteriormente la già ambigua posizione del salmone.

Copio la parte che ci interessa.
"Metalli pesanti e diossina nel pesce per il sushi
Il congelamento distrugge i parassiti, l’accurata cottura annienta i microorganismi; esiste tuttavia un altro rischio per la nostra salute, che né cottura né congelamento possono debellare: il problema dei metalli pesanti mercurio) nei tessuti animali. Il mercurio, in particolare, è presente negli oceani a causa di fenomeni di inquinamento atmosferico, e vi arriva mediante le precipitazioni. Il livello di contaminazione degli organismi è proporzionale alla loro taglia ed alla posizione nella catena alimentare: i pesci predatori di grandi dimensioni, come il tonno, presentano generalmente le concentrazioni più alte di metalli pesanti. Queste specie ittiche di grandi dimensioni rientrano spesso all’interno delle preparazioni a base di sushi;
....
Se pensate che il problema sia marginale, i risultati di una ricerca condotta su 100 campioni di sushi (tonno) venduti nei ristoranti e nei supermercati di New York ha dato risultati agghiaccianti: la concentrazione media di mercurio superava la concentrazione stabilita per legge oltre la quale sono comprovati i rischi per la salute umana.
E non è tutto: anche il consumo di pesci ‘grassi’ come il salmone nasconde un’insidia, dovuta all’accumulo di diossina. Il salmone ha infatti carni particolarmente ricche in lipidi, e la diossina è una molecola liposolubile (cioè affine alle sostanze grasse ed in grado di rimanere legata ad esse). Accade che, quindi, sempre per via della loro posizione dominante nella catena alimentare, in zone contaminate da diossina questi pesci presentano elevate concentrazioni della pericolosa molecola, riconosciuta come tossica e cancerogena.
...
 Sarebbe buona norma, indipendentemente dalla modalità di consumazione, cercare di non mangiare troppo frequentemente salmone, tonno o pesce spada."

lunedì 16 gennaio 2012

Modulo 3 - Mercurio nell'estrazione dell'oro

Probabilmente il titolo non è tradotto in maniera corretta e comunque nemmeno questo modulo mi ha appassionato.
Sull'estrazione dell'oro con tecniche artigianali, mescolandolo al mercurio, avevo visto vari video su you tube, diversamente non avrei mai immaginato il legame così stretto tra questi due metalli.
I suggerimenti forniti dal fascicolo invitano, al di là dei "rischi professionali", a non consumare pesce proveniente da zone in cui si estrae oro ed accertarsi dello stoccaggio dei rifiuti pericolosi.

Come si fa? Il mercurio crea un'amalgama, intesa come pasta, con argento e oro e viene poi eliminato tramite distillazione.

Copio da un sito sconosciuto: http://www.gioielleriabelloni.com/20100606171/news/loro-che-non-brilla.html.


INQUINAMENTO
Mercurio killer di fiumi e piantagioni
L’estrazione dell’oro è una delle attività industriali più inquinanti. Essa, infatti, richiede l’utilizzo di mercurio (processo di «amalgamazione») o di cianuro («lisciviazione»). Sia il cianuro sia il mercurio sono minerali particolarmente tossici e difficili da smaltire. Se in Europa o nel Nord America queste sostanze vengono raccolte in vasche di cemento, in altre zone del mondo vengono semplicemente rilasciate nei fiumi. Grandi problemi si sono avuti in Ghana, Australia, Cina, Indonesia, Guatemala, Honduras e Nicaragua.
In Ghana, per esempio, i cercatori illegali (che estraggono circa il 15% dell’oro del Paese) utilizzano il mercurio per separare l’oro dalle rocce. Parte di questo mercurio evapora poco dopo la lavorazione, la parte restante, invece, finisce nei corsi d’acqua.
Quegli stessi torrenti che sono fonte d’acqua per i villaggi e per irrigare i campi. Intere piantagioni di riso, mais, cacao vengono così contaminate e molte persone sono intossicate.
Danni simili si registrano nelle miniere illegali delle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo.
In Indonesia, questa pratica è illegale per la tossicità del metallo. Ma, poiché il prezzo dell’oro è triplicato in un decennio, il ricorso al mercurio, che rende i processi di estrazione rapidi, è diventato più frequente, e si stima che questo sia il Paese che, dopo la Cina, impiega le maggiori quantità di mercurio per estrarre oro. Le conseguenze sono evidenti nel Borneo centrale, nei pressi della miniera di Galagan, dove ampi settori di foresta tropicale sono stati distrutti e la fauna ittica dei fiumi decimata. Anche la miniera d’oro di Grasberg, la più grande al mondo, che si trova nella Papua indonesiana, è al centro di un disastro ecologico. Aperta negli anni Settanta, arriva a produrre 200mila tonnellate di detriti al giorno con la conseguente distruzione dell’ecosistema nelle valli circostanti.

domenica 15 gennaio 2012

Modulo 2 - Mercurio nell'industria

Forse dei quattro moduli questo è quello meno coinvolgente, ma in effetti buona parte della contaminazione parte proprio dall'industria. Il linguaggio è più tecnico e non sempre di immediata comprensione.

In modo intenzionale:
- viene impiegato come catalizzatore in alcuni processi industriali che producono cloro e soda caustica (impianti cloro-soda a celle di mercurio), per produrre monomeri di clorir-vinile usati per fare il policlorirvinile (PVC) e nella produzione di schiume di poliuretano. Esistono alternative al suo utilizzo!
- è usato e rilasciato in piccole quantità nelle miniere d'oro.

In via indiretta:
- deriva dai processi di combustione (centrali a carbone, inceneritori locali o su larga scala) e di fusione di metalli e fornaci per il cemento. Il 70% di mercurio prodotto dall'uomo è emesso in atmosfera bruciando combustibili fossili (specialmente carbone) e rifiuti negli inceneritori.

Le resistenze all'utilizzo di alternative non tossiche dipendeno soprattutto dai costi per gli impianti: ricerca, strumentazioni, costi di smaltimento e di bonifica di suolo e acque sotterranee,... così che le industrie rimandano il più possibile la conversione.
Si possono creare contenitori di stoccaggio dei residui, protetti dalla pioggia e da tentativi di apertura, in luoghi ben ventilati. 

Il modulo, che ho sintetizzato in maniera estrema per ragioni di tempo, descrive abbastanza accuratamente i motivi per cui viene utilizzato negli impianti citati in precedenza.

sabato 14 gennaio 2012

Modulo 1 - mercurio nei prodotti e nei rifiuti

Il mercurio è liquido a temperatura ambiente, si espande e contrae molto precisamente modificando la temperatura e questo l'ha reso un prodotto molto utilizzato; è molto denso e mantiene il proprio volume di fronte a cambiamenti di pressione atmosferica, mentre alcune sue componenti si prestano al funzionamento di dispositivi elettrici/elettronici.
In particolare lo troviamo in dispositivi elettrici ed elettronici, negli interruttori e in alcuni termostati, nei relays, negli strumenti di misura e controllo, nelle luci fluorescenti ad alta efficienza, nelle battertie e negli amalgami. 
Alcuni esempi (N.B. non tutti i tipi di oggetti che seguono ne contengono):
- barometri, termometri da interno ed esterno, igrometri, idrometri che rilevano la densità di un liquido, orologi, calcolatori;
- misuratori di pressione arteriosa, strumenti di laboratorio, apparecchi acustici;
- giochi, soprattutto che producono rumore e luce;
- interruttori, termostati e rilevatori antincendio a base di gas, dispositivi di "float and tilt" nelle auto (mi pare possa avere a che fare con galleggianti, pompe,...), pompe di irrigazione, resistenze di impianti di riscaldamento, illuminazione a tungsteno, saldatura, fari, copiatrici, luci ad alto voltaggio, forni industriali  sistemi di produzione di energia, saldatori (traduzione un po' approssimativa, faccio quel che riesco);
-  in campo farmaceutico e veterinario (approfondito nel modulo 4), cosmetica,  vernici, gioielleria.
In particolare si trova dentro alcune creme per illuminare la pelle, usate ancora  in alcuni Paesi africani, che portano a dermatiti varie e ad un indebolimento della pelle alle infezioni batteriche, fino a danni al cervello, al sistema nervoso, ai reni.

L'Unione Europea ha bandito l'uso del mercurio nei prodotti cosmetici (inclusi  saponi, lozioni, shampo, prodotti schiarenti per la pelle) nel 2000, ad eccezione dei sali di fenil-mercurio che possono essere usati come conservante nei trucchi e struccanti per in concentrazioni fino a 0.007% di peso).

I componenti di mercurio non possono essere distrutti ma solo immessi nell'ambiente dando luogo a forme di inquinamento ambientale e intossicazione delle persone.
Suggerimenti:
- cercare prodotti "mercury-free";
- smaltire i rifiuti correttamente, non nella normale spazzatura dove verranno poi bruciati e immessi nuovamenti nell'aria come vapori;
- portare la questione all'attenzione della politica e dei Governi per stimolare iniziative appropriate.
(Seguono suggerimenti anche per i Comuni e i lavoratori a rischio)

Ci sono un paio di schede riassuntive su come comportarsi in caso di rottura di termometri e


TERMOMETRI
- Allontanare le persone, soprattutto i bambini;
- se c'è mercurio sulle scarpe, toglierle in modo da non portarlo in giro;
- non permettere ai bambini di aiutare a pulire;
- se un bambino è stato toccato dal mercurio, togliere i vestiti e chiuderli in un sacchetto di plastica;
- aprire porte e finestre e dar aria alla zona;
- se possibile tenere la temperatura sotto i 20°;
- se ci sono vetri raccoglierli con un guanto di plastica e metterli in un contenitore rigido sigillato;
- usa cartoncini o carta piegata per raccogliere i granelli;
- non usare scopa e aspirapolvere;
- usa nastro adesivo, un contagocce o qualche schiuma da barba o un piccolo pennello per raccogliere i pezzetti più piccoli di mercurio e chiuderli in un contenitore di plastica. Fai questo lentamente e attentamente per evitare la diffusione;
- usa una lucina per cercare ogni pezzettino che potesse essersi annidato sulla supericie o in una piccola incrinatura. Il mercurio può fare molta strada sulle superfici dure e piatte;
- se la perdita è avvenuta su un tappeto, taglia la superficie contaminata e chiudila nel sacchetto di plastica;
- se il mercurio si infila in uno scolo, togliere la tubatura e tirar via il mercurio con un sifone a J o a S. Se rimane lì rilascerà vapori tossici nell'ambiente;
- se ne hai, polvere di zolfo riesce a trattenerlo dal volatizzarsi e diventa marrone se c'è ancora del mercurio. Se spargi la polvere sull'area contaminata e rimane gialla, non c'è più mercurio. Ricorda che lo zolfo macchierà i tessuti;
- tratta i rifiuti che hai tolto come pericolosi e chiedi come smaltirli correttamente;
- se non hai modo di eliminarli, tienili dove l'esposizione alle persone è minima e controlla che non possa contaminare aree abitate.

venerdì 13 gennaio 2012

Awareness Raising Package

Come ho detto altre volte c'è da perdersi nella vastità del materiale disponibile (e io che credevo di aver avuto un'idea originale...) e a me sembra sempre di essere "indietro" perché, nel tentativo di seguire un filo logico, non riesco a parlare di tante cose che avrei in mente.
Apro così un altro capitolo che durerà un po' di tempo, a discapito di "Denti tossici" (per chi volesse precorrere i tempi del mio blog garantisco che valgono la pena sia l'1 che il 2) e di altro materiale che ho salvato da presentare.
Mi concentrerò per un po' su un programma ambientale dell'ONU che ha predisposto un fascicoletto specifico sul mercurio, con l'obiettivo di diffondere consapevolezza dei rischi.
Nella guida per l'utente si ripropongono le fonti di inquinamento: la primaria è sempre il pesce, che subisce il solito processo di bioaccumulo dopo che i residui tossici di vari impianti, industrie, inceneritori,... finiscono in mare e vengono trasformati in metilmercurio; ne seguono varie, ma tra di esse quelle di cui finora avevamo parlato poco o niente sono pesticidi, funghicidi, cosmetici e saponi per illuminare la pelle!!
La produzione stessa del PVC richiede utilizzo di questo materiale. Scopro da wikipedia che i dischi in vinile sarebbero tossici e che la stessa Montedison venne accusata di aver esposto i propri operai a sostanze cancerogene proprio per via del cloruro di vinile...

Vengo all'introduzione: 
Finalmente il rischio è dichiarato esplicitamente.
"In the human body, mercury damages the central nervous system, thyroid, kidneys, lungs, immune system, eyes, gums and skin. Neurological damage to the brain caused by mercury cannot be reversed. There is no known safe exposure level for elemental mercury in humans, and effects can be seen even at very low levels."

Traduciamo: danni al sistema nervoso centrale, tiroide, reni, polmoni, sistema immunitario, occhi, gengive e pelle. Non ci sono livelli di esposizione sicuri e gli effetti si possono vedere anche a livelli molto bassi!

Da dove viene? E' un minerale, esiste sulla terra e si trova nell'aria e nel suolo, ma anche da impianti e strumenti che ne fanno uso (tra cui batterie, lampade fluorescenti, amalgami) industrie farmaceutiche per vaccini,  cosmetica, vernici e gioielli.

Di nuovo a pag. 5 una marea di sintomi: "The earliest effects of methylmercury poisoning in adults are non-specific symptoms such as paresthesia, malaise, and blurred vision. It can cause nausea, lack of appetite, weight loss, abdominal pain, diarrhea, skin burns and irritation, swollen gums and mouth sores, as well as drooling. With increased exposure, more severe symptoms appear such as numbness and tingling in the lips, mouth, tongue, hands and feet, tremors and lack of coordination, vision and hearing loss, memory loss, personality changes, respiratory distress and kidney failure.

Allora...: parestesie, malessere, visione offuscata, nausea, perdita di appetito, perdita di peso, diarrea, infiammazioni e irritazioni della pelle, gengive gonfie, afte, bava o biascicamenti. Con l'aumentare dell'esposizione intorpidimento e pizzicore di labbra, bocca, lingua, cambi di personalità, problemi respiratori e blocco dei reni. Vi basta?

Niente di veramente nuovo, se non il fatto che si tratti appunto di una pubblicazione di un ente sovranazioneale come le Nazioni Unite, che non vi siano tentennamenti, che sia in definitiva un documento recente (2008). Io l'ho gradito...

giovedì 12 gennaio 2012

A.I.O.B.

A.I.O.B. sta per Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica e si occupa di intossicazione da metalli, rimozione protetta di amalgami, biocompatibilità dei materiali usati in odontoiatria. Sulla home page ho ritrovato filmati particolarmente evidenti già pubblicati su questo blog, scoprendone così la vera fonte.
Potreste passarci una giornata, "a passeggio tra le pagine" di questo sito, cosa che io stessa conto di fare selezionando i materiali più interessanti e riproponendoli a mia volta. 
Partirei dall'intestazione "Absence of Evidence is not Evidence of Absence": credo sia la risposta primaria a coloro che ancora si ostinano a "non vedere"... 
Entriamo nel dettaglio.
"Il mercurio, sostanza forse la più tossica in natura, non è stabile all’interno di tali otturazioni e rilascia vapori in misura di circa 10 microgrammi/die nel caso di un numero medio (4-5) di amalgami posizionati in bocca."
"(...) la rimozione non protetta, effettuata senza cautela ed adeguata preparazione, può portare alla liberazione di quantità di mercurio nettamente superiori ai 10 microgrammi/die, con potenzialità tossicologiche molto più gravi rispetto alla intossicazione cronica derivata dalle dosi emesse spontaneamente dagli amalgami."

Proseguite pure la lettura in lungo e in largo (una volta che è tutto in italiano...), ma mi sento di suggerire prima di tutto di dare una scorsa alla pagina "testi" (http://www.aiob.it/testi.html): non è la bibliografia di un libro che vi ha convinto magari poco... ma il riferimento ufficiale di odontoiatri che a livello internazionale ragionano sul mercurio, i suoi effetti, le alternative. La dimensione a mio avviso è illuminante più di ogni altra cosa!

mercoledì 11 gennaio 2012

Vapori di mercurio


Il mercurio, sotto qualsiasi forma, rilascia vapori tossici. Se così non fosse per quale ragione eliminare i vecchi termometri?













E perché nella bocca non dovrebbe agire, sotto lo stimolo della masticazione e del calore?

martedì 10 gennaio 2012

La tossicità dell'amalgama - dalla TV

RaiNews 24 ha introdotto il dibattito (...perché c'è ancora dibattito!) sugli effetti dell'amalgama nella propria programmazione. Ecco i video del 2010.


Credo che le immagini dei vapori la dicano lunga.
Teniamo a mente: odontoiatra A.I.O.B.













...persino in Ungheria...











Prendiamo nota: i patch test. Ma basteranno veramente? 

Sentono bene le mie orecchie? Molti articoli in favore dell'amalgama?!? Gulp...

lunedì 9 gennaio 2012

Ricerca sul mercurio omeopatico

Ricercatori indiani hanno trattatato topi con mercurio rilevandone effetti genotossici (ovvero alterazioni nei cromosomi) e alterazioni nello sperma.
Successivamente li hanno divisi in due gruppi: uno solo ha ricevuto mercurio solubilis (ovvero il trattamento omeopatico). Un terzo gruppo di topi sani è invece stato trattato comunque con mercurio omeopatico.
Nei gruppi di controllo positivi non sono state rivelate anomalie significative. Diversamente vi sono stati miglioramenti (dopo iniziale peggioramento, se non ho colto male) in quelli prima sottoposti ad intossicazione e poi trattati col farmaco omeopatico.
"È interessante notare che nel presente studio, sia le potenze 30 e 200 della Merc Sol, che conteneva a malapena una singola molecola originale del principio di droga (teoricamente parlando), è apparso migliorare efficacemente gli effetti genotossici prodotti da cloruro di mercurio."

Non parliamo in sostanza di eliminazione quanto di effetto riparatore sui danni provocati.

"Un altro aspetto degno di nota è che entrambe le potenze di Merc Sol sembra aumentare notevolmente l'indice mitotico delle cellule, che mostrano antagonismo diretto (l'azione regolamentare) per l'effetto inibitorio mitotica di cloruro di mercurio."  

"Così, la capacità del farmaco omeopatico potenziate per modulare i cicli delle cellule potrebbe essere spiegata ipotizzando che il farmaco omeopatico in realtà ha avuto un ruolo normativo sull'espressione di alcuni geni rilevanti, possibilmente attraverso un meccanismo di trasduzione del segnale nel tentativo di accelerare il processo di recupero." 

E' una traduzione automatica...va interpretata!!

domenica 8 gennaio 2012

Un po' di storia, la mia

Oggi prendo spazio io. Lo faccio perché vorrei ricominciare a lavorare da domani dopo 2 mesi e mezzo circa di pausa. Mi fa un po' strano, ho vari pensieri... certo è comunque che ho interrotto causa mercurio e che per riprendere devo smettere di occuparmi di mercurio!
Fin da bambina mi è stata riempita letteralmente la bocca con otturazioni in amalgama. A posteriori posso dire che gradualmente è aumentata la stanchezza, mi è diventato faticoso concentrarmi a lungo, ho avuto vari disturbi e malesseri sia fisici che psichici (ricordo un anno in particolare di pressoché totale apatia). Niente però di così evidente e limitante, per fortuna.
Solo al termine dell'Università, cambiando dentista, ebbi la proposta di sostituire le vecchie otturazioni grigie con pasta bianca. Non so da cosa in particolare mi feci convincere ma accettai. Poco dopo iniziarono violenti attacchi di panico e ancora più tardi una mononucleosi con epatite (oggi so che esiste un protocollo per la rimozione protetta, ma è ormai tardi). Avevo l'impressione di non riuscire neanche più ad esprimermi come mio solito, ma attribuivo la "mancanza di termini" ad una prolungata condizione di stress. Un omeopata iridologo, dopo mesi di giri e cure ed anche un po' di psicoterapia, mi disse che avevo le "surrenali scariche", sede dell'energia secondo la medicina cinese. Mi insegnò alcuni trucchi, come gli impacchi di sale sui reni, dei quali beneficio ancora e mi diede alcuni prodotti erboristici per recuperare energia. Nel giro di soli 4 giorni, ricordo aome fosse adesso, finalmente riebbi le mani calde e calarono affanno e debolezza fino a sparire. 
Circa 10 anni dopo mi ritrovai all'improvviso allettata, con la sensazione costante di acido lattico nei muscoli, una leggerissima febbrina rimasta costante per mesi, un senso di debolezza inspiegabile. Venivo da un ottimo periodo, anche di intensa attività fisica, quindi tutto ciò non trovava senso.
Iniziai un day-hospital: prima ancora di visitarmi la specializzanda che mi ebbe in cura mi propose psicofarmaci, parlando di "scompenso emotivo" e così concluse pure il percorso. La testa era lucida e la grinta verbale non mi mancava, per fortuna: insistetti per essere "controllata" smontando ogni volta tesi non convincenti (so che non sono un medico, ma la persona in cui incappai si distinse da subito per sufficienza ed io stavo abbastanza male da non tollerare di tornare a casa con "etichette" e problema non risolto). Non risultò moltissimo dai controlli, se non alcune semplici spie di cui oggi soltanto riconosco il significato. Dopo 6 mesi di giri e consulenze mi parlarono di una signora che aiuta a riconoscere le malattie (ebbi racconti di esperienze dirette piuttosto forti da amici), definendola iridologa. Non lo era, era una pranoterapeuta-sensitiva, ma non sapendolo mi rivolsi a lei comunque (ne avevo visti tanti... uno in più non avrebbe certo peggiorato le cose). Mi disse subito: coxsackie e candida. Due settimane dopo ero da un omotossicolgo che con test eav diagnosticò coxsackie e candida! Mi curò con nosodi e per la prima volta, dopo due mesi circa di terapia e otto di "devastazione fisica", questa febbrina sparì.  Non essendo io persona capace di stare con le mani in mano, in quei primi 6 mesi con corpo disfatto ma testa funzionante mi attaccai a internet. Mi ritrovai nella sintomatologia della stanchezza cronica e iniziai a studiare tutta una serie di pubblicazioni scientifiche che mi vennero suggerite sul forum di Cfsitalia. Mi si aprì veramente un mondo e quei mesi surono per me una formazione indispensabile e importantissima per capire. Non avevo mai vissuto una minaccia alla salute così reale prima d'allora e non conoscevo davvero il significato dell'espressione "la salute prima di tutto".
Dopo le cure a base di nosodi iniziai le autoemo di ozono (sempre per ricerca personale) e in effetti ritornai "perfettamente normale", tanto che fui investita di telefonate e mail di gente che non riusciva a guarire e voleva conoscere meglio la mia situazione (mi fece un po' effetto: ero ancora molto ignorante sul tema). Purtroppo i due anni successivi la situazione febbre si ripresentò, con la medesima stabilità: riuscii comunque a lavorare e continuai naturalmente a "studiare". Nacque allora il sospetto di un'intossicazione da mercurio, confermata in via indiretta da alcuni esami, ed iniziai i primi tentativi di chelazione (caduti nel vuoto: non la sopportavo neanche a dosi minime).
Un anno arrivai a togliere la mia febbricola perenne dopo circa 7 mesi, individuando la causa in un dente devitalizzato male e ormai marcio. L'anno dopo fu il più lungo: febbrina stabile per 11 mesi filati. Ritengo che il problema fosse legato al glutatione, che mi veniva dato in attesa di ristabilirmi e poter chelare: metteva molte tossine in circolo senza che il mio corpo riuscisse a smaltirle.
Parlo sempre di cause che sono state in realtà concause, amplificate dall'aver il sistema immunitario già impegnato a contenere lo stato di intossicazione da metalli che oggi conosco.
Nessuno aveva più risposte: l'omotossicologo non rilevava virus nè simili, la medium non percepiva il problema, il medico cui mi rivolsi per chelare continuava a lavorare per "preparare il terreno", ma in quello stato di appesantimento quotidiano non ero mai pronta.
Provando un po' a riaggiustare la situazione da me (dopo tanto studio), da settembre a dicembre la febbrina iniziò a non esserci più stabilmente. Ritornava però ad ogni mio reale stress fisico, come ogni tentativo di fare un po' di sport. 
A dicembre mi trasferii. Oggi vivo a 100mt d'altezza, in una zona un po' isolata e poco trafficata. Restavo sconcertata all'inizio a vedere la neve che resta bianca giorno dopo giorno... La mia febbrina è sparita e nel giro di un anno ho potuto anche apprezzare una sana risposta del mio corpo come un giorno di febbrone (una gioia immensa). 
La mia vita è fatti di tempistiche molto precise: un mese dopo il trasloco iniziò un'altra vicenda, umanamente molto forte e impegnativa, che ha mantenuto la mia vita in sospeso fino alla primavera scorsa. Quando finalmente mi è capitato di poter fare mezz'ora di stepper senza sentirmi male il giorno dopo, ho capito che potevo iniziare ad occuparmi del mio mercurio.
Test da carico con dmps ne rivelò una quantità enorme (non solo di mercurio in verità). Ho iniziato a fare settimanalmente fiale di chelante. L'obiettivo era proseguire per sei mesi ma io dovetti fermarmi già alla sesta. 
Ne ho avuto grandi benefici subito: più lucidità mentale e memoria, più energia, una pelle migliore, spariti formicolii e parestesie... però progressivamente sono arrivati rossori, sudorazioni, tachicardia, insonnia, arrabbiature continue, alterazioni nella pressione, depressione e stati d'ansia, quasi attacchi di panico. Tutto questo fisicamente mi ha provato. Ad un certo punto facevo fatica a star seduta su una sedia. Ho fatto un giro a U: recuperato tanto poi tornata al punto di partenza!!
Sospeso tutto ovviamente e rifatto test eav: eccesso di mercurio in circolo, non smaltito( e vecchio coxsackie di nuovo attivo).
Ripresi i nosodi, soprattuto l'omotossicologo insiste per il mercurio omeopatico.
Dapprima titubante, alla fine lo provo. Di nuovo riesplode la situazione. Lo riduco, poi lo riduco ancora, poi lo smetto. Torna tutto a posto, sto bene, sono di buon umore, ho energia da vendere. Riprovo, a dosi minime: più blando ma ritorna l'effetto.
Il dottore dice di insistere anche con dosi quasi inesistenti, la sensitiva la vede come una cura adeguata per smaltire tutto l'accumulo in un anno e mezzo (sempre con dosi bassissime), il "dottore dei metalli" è scettico su questo tipo di cura.
Mi dicono che Daunderer la sconsiglia, anche Acerra da quanto ho letto, la Hightower ci fa dell'ironia. Un giorno vi racconto anche dell'ospedale.
Un articolo che però ho trovato ne riconosce l'effetto riparatore. 
Non si trovano molti pareri, non se ne sa molto.
Su questi temi conto di coinvolgervi prossimamente. Certo se riesco a lavorare (extra compresi di cui sono stata incaricata), avrò probabilmente difficoltà ad essere presente quotidianamente. 
La mia idea è che se mobilito il mercurio divento un'altra persona e non riesco a gestire la normale quotidianità, se rinuncio rinuncio anche ad avere alcune chanches nella vita e mi espongo a molti rischi. Io, come sempre, voglio tutto!

sabato 7 gennaio 2012

Gli indiani Ojibway

Dopo Minamata vi fu un nuovo disastro in Canada, di cui fecero le spese più di tutti le altre le popolazioni indiane. Primo riferimento, come al solito, wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Ontario_Minamata_disease.
Parliamo di 10 tonnellate di mercurio sversato nelle acque dei fiumi a cavallo del 1970. I sintomi vennero identificati proprio grazie all'esperienza giapponese. In un primo tempo il Governo vietò la pesca commerciale e sportiva, con serie difficoltà per l'economia del luogo, ma il danno maggiore fu per coloro, come gli indigeni, che non avevano altro tipo di sostentamento.
Come dice la Hightower, privarli del pesce equivaleva a condannarli a morire di fame.
Un rapporto del dipartimento della salute, in Ontario, parlerebbe di livelli di contaminazione nella fauna ittica decisamente superiori a quelli del Giappone, ma dal 1974 ad oggi non è ancora stato reso pubblico ed ufficiale alcunché.
Questa volta, inevitabilmente, furono i nativi Ojibway a manifestare problemi nel movimento oculare, riduzione dell'udito, disturbi sensoriali, "tunnel vision", tremori, riduzione dei riflessi, difficoltà motorie e di linguaggio.
A fronte di ciò, racconta il solito "Diagnosis Mercury", il Ministro dell'ambiente dell'Ontario, Leo Bernier, rispose ai ricercatori giaponesi ,giunti sul posto per attestare il disastro,che non c'era prova che gli Indiani fossero contaminati dal mercurio e che che non vi era stato danno alla riserva". Così gli sversamenti continuarono ancora qualche anno.
Da manuale, direi.

Per chi volesse saperne di più segnalo un articolo in inglese: http://www.dominionpaper.ca/articles/1981.

venerdì 6 gennaio 2012

Le vittime di Minamata

Solo un rapido cenno, non per minimizzare (su questo disastro ci sarebbe da parlare a lungo, essendo uno dei più gravi che la storia ricordi): a settembre 2011 sono state ufficialmente riconosciute 2265 vittime di cui 1784 morti. Per molto tempo la Chisso negò le proprie responsabilità e lo stesso Governo giapponese fu reticente e tardivo nel proprio intervento. 
La storia è sempre uguale e insegna che è importante difendersi da soli, non dare per scontato nulla!
Mi rifiuto di pubblicare ulteriori immagini "forti".
In soccorso mi è venuto questo chiarissimo disegno tratto dal sito http://space.comune.re.it/icgalilei/03_scuole/gavassa/ipertesti_2006/gruppo_8/minamata.html. I puntini rossi stanno a indicare la contaminazione di mercurio. Cercateli, ci son già nelle alghe e via via aumentano la loro concentrazione. Quasi sembra che il pescatore abbia il morbillo!!
E con questo direi che chiudiamo l'argomento Giappone. Da domani cambiamo zona.

giovedì 5 gennaio 2012

Minamata

Avevo lasciato indietro un paio di argomenti tra cui le vicende giapponesi, in buona parte per la crudezza delle immagini che avevo visto.
Minamata è una cittadina del Giappone la cui economia era fondata sulla pesca. Le acque del fiume che la attraversa e della baia in cui sfociano venne contaminata da scarti indutriali della "Chisso-Company", che vi riversò mercurio per più di 30 anni. Nel 1956 la gente del posto (animali compresi) sembrò impazzire.
Ecco cos'è l'atassia: perdita di coordinamento motorio.
Son diventati famosi i gatti, i primi che manifestarono i sintomi dell'avvelenamento.
A me questi video sinceramente impressionano un po'.
Internet è pieno di filmati analoghi, che lascio volentieri cercare ad altri.
Alla base la questione è quella di sempre: il mercurio entra nell'acqua, viene trasformato dai batteri in metilmercurio, entra così nella catena alimentare tramite i pesci. 
Per la sintesi storico-politica del disastro, aggiungo il video diffuso da una scuola. 

mercoledì 4 gennaio 2012

In conclusione la lettura del libro vale assolutamente la pena, forse un unico capitolo è un po' ostico e noioso.
Consiglio un giro sul sito ufficiale www.diagnosismercury.com e, per quanto mi riguarda, un ringraziamento sentito va all'autrice per il coraggio e la perseveranza, nonché il senso degli altri. Anche la scelta della casa editrice è espressione di scelte ragionate.
Potrete trovare interviste ed altro materiale.
Dal momento che è scaricabile gratuitamente, vi copio una sintesi da stampare e magari mostrare al proprio medico (da collega a collega... facciamolo proseguire questo tam-tam).
Salmon = salmone
Sole = sogliola
Herring = aringa
Anchovies = acciughe
Sardines = sardine
Cod (small) =  merluzzo (piccolo)
Tilapia = tilapia (da noi non c'è)
Crab = granchio
Scallops = conchiglie 

N.B. Altri sostengono invece che il salmone sia molto tossico e inquinato... fate vobis!

martedì 3 gennaio 2012

I consigli del medico

La "nostra" dottoressa offre suggerimenti estremamente semplici e proprio per questo spesso sottovalutati: mangiare poco di tutto, dieta variata, frutta, verdura, frutta secca e semi, omega 3 di buona qualità, no agli ingredienti artificiali, movimento e farmaci solo al bisogno, buon riposo e limitato stress. 

Fonti di omega 3 alternative al pesce sono di solito gli olii (soprattutto di lino), i vari tipi di noci e noccioline, i semi. 
Copio una tabella puramente indicativa trovata su un sito internet che non conosco, per dare un'idea della disponibilità di varie alternative. Della famosa "vitamine F" ha parlato anche la Kousmine, quella della "dieta", e molti altri nutrizionisti più o meno famosi. 

Insomma, prime conclusioni: attenti ai pesci grandi, dieta variata ed equilibrata.
Garantisco che il libro però non è solo questo!
Fonti vegetali di acidi grassi della famiglia degli Omega-3
CIBI (per porzione)
Omega-3 (g)
Omega-6 (g)
Olii:
Olio di lino, 1 cucchiaio
Olio di canola, 1 cucchiaio
Olio di noce, 1 cucchiaio
Olio di soia, 1 cucchiaio

6.6
1.6
1.4
1.0

1.6
3.2
7.6
7.0
Noci e Semi:
Semi di lino, macinati, 2 cucchiai
Noci (inglesi), 2 cucchiai

3.2
1.0

0.8
5.4
Verdura, frutta e legumi
Semi di soia, cotti, 1 tazza
Tofu, compatto, ½ tazza
Tofu, medio, ½ tazza
Latte di soia, 1 tazza
Bacche, ½ tazza
Piselli, ½ tazza
Legumi, ½ tazza

1.1
0.7
0.4
0.4
0.2
0.2
0.05

7.8
5.0
2.9
2.9
0.2
0.2
0.05
Vegetali a foglia verde
(broccoli, cavolo, insalata ecc.)
1 tazza se crudi o ½ tazza se cotti.

0.1

0.03
Cereali
Germe d'avena, 2 cucchiai
Germe di grano, 2 cucchiai

0.2
0.1

1.6
0.8