Visualizzazione post con etichetta intestino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta intestino. Mostra tutti i post

venerdì 12 agosto 2016

Microbiota e nervo vago

Leggendo l'articolo, mi è subito venuto alla mente il paradigma per cui una proliferazione eccessiva di candida intestinale produce un desidero intenso di carboidrati e roba dolce, di cui la stessa si nutre.
Ecco qualcosa di più scientifico per illustrare il concetto:
http://www.medimagazine.it/i-nostri-batteri-influenzano-nostra-mente/

"La ricerca suggerisce che i batteri intestinali possono influenzare le nostre scelte alimentari in parte, agendo attraverso il nervo vago, che collega 100 milioni di cellule nervose dal tubo digerente alla base del cervello."

I microbi hanno la capacità di manipolare il comportamento e l’umore alterando i segnali neurali del nervo vago, cambiando recettori del gusto, producendo tossine per farci sentire male, e rilasciando ricompense chimiche per farci sentire bene”.

"Nei topi, alcuni ceppi di batteri aumentano il comportamento ansioso. Negli esseri umani, uno studio clinico ha rilevato che bere un probiotico contenente Lactobacillus casei ì,migliora l’umore in coloro che sentono ” spenti”.

“Poichè il microbiota è facilmente manipolabile dai prebiotici, probiotici, antibiotici, trapianti fecali e cambiamenti nella dieta, alterare il nostro microbiota offre un approccio interessante per trattare problemi altrimenti intrattabili di obesità e alimentazione malsana”

"Il targeting del microbioma potrebbe aprire nuove possibilità per prevenire una serie di malattie da obesità e diabete, ai tumori del tratto gastro-intestinale"

giovedì 11 agosto 2016

Combattere il biofilm

Devo fare uno spot in favore di questa dott.ssa Bernardi, che prima di questi giorni non avevo mai sentito nominare. Il suo sito è pieno di ottimi articoli e rivela un'attenzione per la salute non comune.
Da qui ho tratto il riferimento anche al post di oggi.
http://www.letiziabernardi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=243:combattere-i-biofilm&catid=8:i-miei-articoli&Itemid=106
Alcuni suggerimenti mi erano già noti per la candida (e qualcuno l'ho sperimentato in passato), ma il karkadé e l'acqua di Kaqun mi giungono proprio nuovi.
Quest'acqua è un concentrato di ossigeno.... si potrebbe sostituire con il cell-food (oggi sponsorizzo gratis tutti).
Il karkadè non è difficile da reperire, la cannella la si usa anche per il mal di gola (efficacissima, anche bollita in una tisana), l'acido caprilico lo si trova in farmacia, la quercitina pure (per avere dosaggi significativi, perché è evidente che una alimentazione varia già la include), mentre altri oli nominati si usano anche per allontanare ospiti indesiderati dalla casa, dalle tarme alle zanzare: tutto torna insomma.
Quanto al timo, di cui ho quantità esagerate in giardino, potrei rifare il mellito. Copiatelo: lo aggiungete essicato ad un buon miele (più facile l'acacia perché fluida) in quantità di circa 4 cucchiai per chilo. Va conservato un mese al buio e rigirato più volte e alla fine, volendo, potete impazzire a filtrarlo, E' fenomenale, come la rosa canina.
In tutto questo però va detto che una dieta ad esclusione di zuccheri non fa eccezioni per il miele....

In ogni caso l'articolo riporta l'attenzione su un buon funzionamento dell'intestino come strumento di difesa e benessere, e per tornare al mercurio ricordiamoci che tra le principali conseguenze c'è la disbiosi. E' una catena capace di distruggere chiunque.
Io stessa, dopo tanti anni, non ho abbandonato ancora (se non per periodi, talvolta anche lunghi) fermenti lattici e basificanti. 

mercoledì 10 agosto 2016

Microbioma e biofilm

Per comprendere meglio i vari articoli in cui mi sono imbattuta, è importante conoscere i termini di riferimento.

MICROBIOTA - è sinonimo di flora batterica.

le della putrefazione dei resti, come Escherichia, Bacteroides, Eubacteria, Clostridium.

"Possiamo definire il microbiota intestinale umano come l'insieme dei microorganismi che si trovano nel tubo digerente dell'uomo. Qui vivono dalle 500 alle 1000 specie differenti di microorganismi, i più numerosi dei quali sono batteri seguiti da miceti e virus. " "alcuni ceppi batterici sono comuni alla maggioranza dell'umanità: l'80% dei batteri, come Lactobacillus e Bifidobacteria, provoca la fermentazione; il restante 20% è responsabi
Molti di questi batteri sono innocui o non influiscono sulle attività svolte dal microbiota umano per mantenere una corretta flora batterica, ma presi singolarmente possono essere pericolosissimi o addirittura mortali." (http://www.abcsalute.it/notizie-salute/omeopatia/microbiota-intestinale-che-cos-e-cosa-fa.html)

BIOFILM - microcolonie batteriche che aderiscono ad una superficie e risultano avvolte in sostanze polimeriche (il film).


"Forse perché molti biofilm sono sufficientemente densi da essere visibili ad occhio nudo, le comunità microbiche sono stata tra le prime ad essere studiate dai primi microbiologi. Anton van Leeuwenhoek ha raschiato il biofilm della placca dei denti ed ha osservato con il suo primitivo microscopio ciò che ha descritto al loro interno come "animaletti".

I biofilm possono causare una vasta gamma di problemi negli ambienti industriali. Ad esempio, i biofilm si possono sviluppare all’interno dei tubi, e questo può portare all’ intasamento e alla loro corrosione. I biofilm che si creano sui pavimenti e sui contatori possono rendere difficile il risanamento nelle aree preposte alla preparazione degli alimenti.

Gli scienziati ora si rendono conto che i biofilm non sono solo composti da batteri. Quasi ogni specie di microrganismi - tra cui virus, funghi, e archeobatteri - hanno meccanismi attraverso i quali essi possono aderire alle superfici e gli uni agli altri. Inoltre, si è ormai capito che i biofilm sono estremamente diversi tra loro. Ad esempio, possono abitare i biofilm che formano la placca dentale più di 300 diverse specie di batteri.

Inoltre, i biofilm sono stati trovati davvero ovunque in natura, al punto che qualsiasi microbiologo tradizionale può riconoscere che la loro presenza è onnipresente. 

Facile per i ricercatori di biofilm di vedere che il corpo umano, con la sua vasta gamma di superfici umide e dei tessuti della mucosa, è un luogo eccellente di proliferazione dei biofilm. Per non parlare del fatto che quei batteri che si associano in un biofilm hanno significativamente maggiore possibilità di eludere le cellule del sistema immunitario che attaccano più facilmente forme planctoniche.

Secondo una dichiarazione pubblica dal National Institutes of Health, oltre il 65% di tutte le infezioni microbiche sono causate da biofilm.

I biofilm fanno parte dei mix patogeni o "miscela" che causa la maggior parte o tutte le patologie "autoimmuni" o delle malattie croniche o delle malattie infiammatorie.

Infatti, grazie, in gran parte, alla ricerca di un ricercatore biomedico, il Dr. Trevor Marshall, si è compreso che le malattie infiammatorie croniche derivano da un’infezione sostenuta da una flora microbica intestinale patogena legata nei biofilm (collettivamente denominati agenti patogeni Th1).

È ormai noto che il microbiota è composto da numerose specie batteriche, alcune delle quali devono ancora essere scoperte. Tuttavia, la maggior parte degli agenti patogeni che causano le malattie infiammatorie hanno una cosa in comune: cercano tutti i modi per eludere il sistema immunitario e per persistere come forme croniche nell'organismo che ha sviluppato modi per combattere e difendere il nostro organismo.

Le ricerche di Marshall hanno messo in chiaro che molti dei patogeni Th1 sono in grado di creare sostanze che si legano e inattivano il recettore della vitamina D - un recettore fondamentale del corpo che controlla l'attività del sistema immunitario innato, o costituisce una prima linea del corpo per la difesa contro le infezioni intracellulari.

Così, quando i pazienti accumulano un numero maggiore di patogeni Th1, sempre più forme batteriche croniche creano sostanze capaci di disattivare il VDR. Questo provoca un effetto valanga, in cui il paziente diventa sempre più immunocompromesso, mentre acquista una carica batterica più grande.

I pazienti con infezioni da biofilm sono generalmente definiti dai medici tradizionali come coloro che hanno un'infezione incurabile.

I ricercatori hanno ripetutamente tentato di distruggere i biofilm dando ai pazienti dosi costanti ed elevate di antibiotici. Purtroppo, quando somministrato in dosi elevate, l'antibiotico potrebbe indebolire temporaneamente i biofilm, ma essendo incapace di distruggerli, le cellule inevitabilmente persistono e permettono al biofilm di rigenerarsi (si parla di antibiotico-resistenza).

Marshall è stato il primo a creare un protocollo antibiotico che sembra colpire e distruggere il biofilm. Centrale al trattamento, che si chiama il Protocollo Marshall, è il fatto che i biofilm e altri agenti patogeni Th1 soccombono a specifici antibiotici batteriostatici presi a dosi molto basse, come “informazioni”. Ed è solo quando gli antibiotici vengono somministrati in questo modo che sono in grado di eradicare completamente i biofilm".(http://www.letiziabernardi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=240:la-scoperta-dei-biofilm&catid=8&Itemid=106)

martedì 28 luglio 2015

Zeolite going on

Mi ero completamente scordata del blog... 
La mia vita va bene, la mia salute tiene e non ho proprio il tempo per pensare a condividere i miei esperimenti come se il risultato potesse essere un miraggio per qualcuno. 
Certo a volte mi potreste vedere strisciare come uno zombie, trascinarmi dietro il peso del mio non grande corpo, ma l'altra faccia della medaglia sarebbe un lungo elenco di cose fatte e obiettivi quotidianamente raggiunti. 
Quindi parliamo di squilibri, di malesseri, di fastidi,... e in quest'ottica per ora vanno letti i miei esperimenti. 
Confermo che la zeolite si è rivelata un ottimo prodotto, ma mi ha dato una grandissima secchezza delle fauci e quindi va presa quando si può bere tanto, come diceva il bugiardino. 
Inoltre per la candida ho aggiunto il costosissimo Atena plus che però non si è rivelato male.... e l'argento dopo un po' l'ho abbandonato. 

Poi questa estate succede come la scorsa estate e un po' quelle precedenti: coltivo il mio orto, ho una sovrabbondanza temporanea di verdure di diversa forma e colore che so "cosa hanno mangiato".... e con l'orgoglio di vedere tanto ben di Dio in risposta alle mie fatiche (quando in primavera ricomincio a lavorarci assiduamente è tutto un dolore) e la cupidigia di approfittarne perché è tutto gratis, poco alla volta la mia alimentazione cambia radicalmente e così il mio intestino. Dapprima addolorato anche lui, non abituato a tanta quantità e varietà, via via queste schifezze le espelle e diventa un modello per tanti altri intestini.... ;-)
Suppongo che sia tutto molto basico a conti fatti perché i pomodori, che pur vengono, non sono la stragrande maggioranza dei miei pasti. Prevalgono zucche, zucchine, fiori, fagiolini, cicorie, radicchi, carciofi,  cipolle poi finocchi, cavoli,.... pochi peperoni, poche melanzane, pochissime carote, qualche patata, etc

Quindi zeolite ottima ma madre natura suprema.  Ph ph e ph. Da tempo ormai è una strada spianata. 

domenica 25 gennaio 2015

1 settimana di zeolite

Intanto vi copio le tante indicazioni terapeutiche del bugiardino: elimina metalli pesanti, tossine, ionio ammonio, prodotti chimici, lievito, funghi, antiparassitari. Neutralizza radicali liberi. Azione antiossidante, radioprotettiva e decontaminante. Ottiene un ph alcalino e ristabilizza l'equilibrio fisiologico (omeostasi). Migliora prestazioni mentali e fisiche. Diminuisce acido lattico e tempi di recupero. Facilita la digestione. Diminuisce la perossidazione lipidica gastrica. In dermatologia: psoriasi, eczemi, lupus ericteatosus, rosacea, seborrea, acne giovanile, prurito, ipotermia, gonfiori edematosi, dermatite atopica e seborroica, etc. In cobinazione con altri prodotti cura allergie al polline, malattie croniche. Adiuvante nella chemioterapia e radioterapia. Profilassi delle malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenarative. Benefici nel sonno. 

Mi verrebbe da aggiungere: "Categoria farmaceutica: miracolosa". Ovviamente non è un farmaco, ma la rapidità della risposta mi ha lasciato strabiliata, 

A me è stata proposta in abbinamento con un altro prodotto, a base di violetta, rosa gallica e rosa canina per la disbiosi intestinale (non avevo fatto cenni) e l'argento collidale, antibiotico e antivirale. 
Immagino che il principio sia che, attraendo "schifezze" di fatto genera fenomeni di "mobilitazione" delle stesse nel corpo e necessita di tamponi. 

Il risultato è stato evidente da subito, un effetto strabiliante e portentoso: una pancia molto più in ordine, anche mangiando cibi non del tutto appropriati (ricotta, albume d'uovo, pomodoro,...). Non dovrebbe avere effetti collaterali ma i primi 2-3gg ho avuto grandi attacchi di fame. Non so quale sia il legame (va presa lontano dai pasti proprio per non interferire con i nutrienti e non ridurne l'efficacia) però spesso il mio fisico risponde in questo modo ai trattamenti. 
In passato in particolare questi crampi terribili me li procurava il cellfood. Gli "esperti" negano tutte le volte che vi sia un concatenamento, invece la ripetizione del sintomo non può che essere una prova! Mi verrebbe da pensare che vi sia una maggior richiesta di sostanze nutritive a riempire gli spazi "recuperati", ma non è che un'ipotesi personale. 
Mi parrebbe forse anche una minore stanchezza, però è subentrata l'influenza e il test è andato a pallino!
Di fatto sostituisce il basificante, e dal punto di vista economico sul lungo termine dovrebbe esserci un beneficio. 
Quindi il responso è che è stata una grande scoperta (ma anche un importante investimento...). 
La "terapia d'urto" dovrebbe proseguire x 20gg, poi cambiano dosaggi e si introducono nuovi prodotti in accompagnamento. 
Proseguirò con gli aggiornamenti. Spero di avere anche il resoconto di chi l'esperienza l'ha già fatta o la sta facendo. 

lunedì 19 gennaio 2015

Zeolite e company - 1a parte

Quanto tempo è passato dall'ultimo post? Non lo so, non ricordo.
Qualche mese fa ho trovato una lettera (che mi interessava) di una persona che non ha più lo stesso indirizzo mail.
Poi ho ricevuto una chiamata da un vecchio contatto che mi aggiornava sulla sua situazione ed alcune nuove esperienze.
La verità è che ora mi sento fuori da questo mondo, non ho più molto da dire perché sono concentrata su tutt'altro, davvero universi opposti e non penso che la mia vita possa interessare ad alcuno.
Frequentemente inceppo in squilibri, ma con i metalli mi sento di aver già fatto tutto il lavoro che mi interessava. Sono più preoccupata dalle radiazioni di una antenna che ho di fronte a casa e dei potentissimi wifi del vicinato. Di fatto ho vissuto lontano quasi 5 mesi tra la primavera e l'estate e, benché la mia vita fosse molto più faticosa e stressante di prima e di ora, dormissi poco la notte e non avessi mai un minuto di tregua, mi svegliavo più energica e il mio sonno di poche ore era molto più ristoratore.
Tornando a casa in poche settimane sono ripiombata nella stanchezza e nell'affaticamento (poi faccio tutto...).

Quello che ho raccontato al ragazzo di cui sopra lo racconto ora a voi.

Nell'estate sono riuscita, grazie ad un miracoloso equilibrio intestinale (inutile spiegare a chi ha intossicazioni da metalli a cosa mi riferisco), a mangiare quantità indicibili di verdure. Ho raccolto i frutti del mio orto e l'idea che ad ogni colore corrispondesse un antiossidante diverso mi ha fatto fare enormi paciughi, persino la pasta con una vecchissima pastamatic alle rape rosse!

A novembre improvvisamente ho iniziato a stare non male, peggio, come non capitava da anni e anni. Immaginavo di aver preso un qualche parassita dai miei tanti animali (ad oggi 40 compresa una probabile partoriente di marzo) ma le analisi tradizionali non hanno evidenziato nulla. Per quasi 2 mesi ho avuto dolori e scariche continue (perdonate...), ho abbandonato verdure, cereali integrali, latticini,... reinserito basificante a go-go e i soliti fermenti lattici. L'ipotesi che mi è stata fatta era una riattivazione del mio coxsackie, che non si sarebbe manifestato con la solita febbre perché dopo anni di "lavoro" mi sarei rinforzata e così ora si "esprimeva" in forme nuove.
Garantisco che non era candida.
Ho preso il colostro di Giorgini (anche questo su suggerimento di un'esperta) e dopo un mese di cura la evidente disbiosi era sparita.

Prima mangiavo anche qualche dolce: avevo raccolto le more, fatto marmellate,... e crostate... e un po' di cioccolata... ma sempre verdure a palate. Penserete che ovviamente sono stata male con questi zuccheri in giro, ma l'impressione è che ciò che fa danni sia il miele nel té la mattina. Ne avevo fatto uno aromatizzato al timo e lo trovavo ottimo per prevenire i raffreddamenti. Sono "giochini" che amo molto e non voglio rinunciarci, spesso mi basta non eccedere. In ogni caso il colostro mi ha restituito un equilibrio precario, dopo essermi "consumata" in bagno! Non avevo osato tornare subito all'integrale e alla verdura ma un'alimentazione così raffinata e "povera" ha di nuovo inevitabilmente generato candida. Esasperazione...!!!!!!
Intervento d'urto: basificanti, fermenti, vitt. B., zinco, echinacea (quella tutta la vita e tutto l'inverno), gran centrifugati di carote, finocchio, limone, etc etc etc.
Poi mi sono stancata e ho tirato fuori una porzione di minestrone dell'orto rimasta in freezer e intanto ho ripreso un buon 50% di cereali integrali. Certo sul momento gli effetti ci sono stati ma l'impressione è di aver ridotto molto questa ossessiva presenza e di essermi incamminata sulla strada giusta. In sostanza facendo pulizia si riducono anche lieviti e funghii.

Perciò mi sono fatta due conti: quanti anni sono che devo stare attenta a come mangio per il mio virus? Quanti anni sono che si riattiva? Quante settimane all'anno posso uscire a mangiare una pizza senza preoccuparmi di star male? E le risposte non mi sono piaciute.
Fermo restando che la "malattia" insegna a fare quotidianamente scelte di salute, che la mia alimentazione è quanto di più lontano da quella che ho fatto nei primi 30 e passa anni della mia vita, sono tornata a interrogarmi sui metalli, sul mio virus, sulla permeabilità intestinale... e mi sono lanciata nell'esperimento zeolite.
Ho cominciato solo ieri ma mi sento un'altra...
Quindi finalmente ho pensato che potevo condividere qualcosa di più tangibile per es. dell'MSM di qualche anno fa.
Nei prossimi giorni vi dico tutto.