venerdì 12 agosto 2016

Microbiota e nervo vago

Leggendo l'articolo, mi è subito venuto alla mente il paradigma per cui una proliferazione eccessiva di candida intestinale produce un desidero intenso di carboidrati e roba dolce, di cui la stessa si nutre.
Ecco qualcosa di più scientifico per illustrare il concetto:
http://www.medimagazine.it/i-nostri-batteri-influenzano-nostra-mente/

"La ricerca suggerisce che i batteri intestinali possono influenzare le nostre scelte alimentari in parte, agendo attraverso il nervo vago, che collega 100 milioni di cellule nervose dal tubo digerente alla base del cervello."

I microbi hanno la capacità di manipolare il comportamento e l’umore alterando i segnali neurali del nervo vago, cambiando recettori del gusto, producendo tossine per farci sentire male, e rilasciando ricompense chimiche per farci sentire bene”.

"Nei topi, alcuni ceppi di batteri aumentano il comportamento ansioso. Negli esseri umani, uno studio clinico ha rilevato che bere un probiotico contenente Lactobacillus casei ì,migliora l’umore in coloro che sentono ” spenti”.

“Poichè il microbiota è facilmente manipolabile dai prebiotici, probiotici, antibiotici, trapianti fecali e cambiamenti nella dieta, alterare il nostro microbiota offre un approccio interessante per trattare problemi altrimenti intrattabili di obesità e alimentazione malsana”

"Il targeting del microbioma potrebbe aprire nuove possibilità per prevenire una serie di malattie da obesità e diabete, ai tumori del tratto gastro-intestinale"

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