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martedì 6 settembre 2016

Evidence of harm

19 agosto 2016
Ho appena terminato di vedere il film-documentario, che ha risvegliato in me molti pensieri ed emozioni sopiti perché legati a un tempo lontano. 
Non posso che condividerli qui. 

Ho preso appunti: "attacchi di panico, perdita della vista,....". Ancora non sento di aver ricevuto giustizia. Ancora ricordo quando il fidanzato diceva: "Ho capito, tu stai cercando di chiedermi più attenzioni". Non poteva capire, avrà pensato di non conoscermi a fondo come io del resto ero sorpresa e incredula di me stessa. Mi ricorderò sempre un portico con un pavimento di gomma nera, dove sembrava di soffocare dal caldo, o il rumore dei tacchetti delle scarpe che mi entrava nel cervello. Non sopportavo la musica... E tempo dopo facevo "le prove": andare a buttare la spazzatura, andare dal tabaccaio a comprare schede telefoniche,... Cercavo di riprendere fiducia in me stessa, ma il mio fisico aveva percezioni diverse e, come dice Stacy, era nel mio corpo, non nella mia testa!
I rossori, i sudori, i tremori.... una enorme cattura alla mia vita. 
Alcune persone mi sono state vicino, oltre alla famiglia più stretta seppure spesso iperprotettiva, mentre gli amici si sono spaventati tutti. Solo Matteo e Lucia sono rimasti. 
Son tornati poi i vecchi e una marea di nuovi amici quando ho ripreso la mia vita, e tanti "cavalieri" pronti a offrirsi per un nuovo rapporto. 
Ma la mia reazione di indipendenza e "riconquista di me stessa" non mi ha mai portato a investire profondamente.... 

Passato il momento, passati tanti anni, sono emersi nuovi disturbi, Non capivo come non capivano gli altri, e ancora ho rafforzato questo senso di libertà. il bisogno di sfilarmi dalle facili etichette: "Sì, andava tutto bene ma tu non eri veramente felice....". Il mercurio aveva "impallato" negli anni il mio sistema immunitario e un banale virus mi teneva in scacco.... Ma non sapendo che pensare, si può sempre buttarla sugli "scompensi emotivi" (citazione testuale).
Sempre grazie allo studio, a ciò che avevo imparato, a ciò che ho cercato, ad una grande determinazione che certamente mi appartiene, ho potuto trovare la strada (non senza l'aiuto di persone chiave come la signora Valeria e il dott. Di Tullio - che purtroppo ha abbandonato tutti i test di un tempo), 
Ci ho messo qualche anno e diverse migliaia di euro, più di una decina, ma la mia vita l'ho riconquistata. 
Parzialmente in effetti, perché non potendo smettere di lavorare e non avendo denaro a sufficienza per fare le cose fino in fondo con l'assistenza costante di un bravo professionista, ho chelato un po', probabilmente un bel po', ma certo non ho fatto tutto. 
Anche allora c'è stato qualcuno più vicino di altri: il mio amico Tommaso, il mio papà che trovavo veramente smarrito e molto coinvolto, mia zia che mi ha accompagnato ovunque facendomi materialmente da spalla, quando non riuscivo a stare in piedi. 
Ma la grinta non l'ho mai persa.... neppure quella per controbattere duramente alle assurdità di una superficiale e sgradevole specializzanda cui il ssn mi aveva incautamente affidato (diagnosi: quella di cui sopra; cura: psicofarmaci. Se li prendesse lei...).

E se in tutto questo voglio vedere un filo conduttore, ho pensato da sempre che bisognasse lottare in ogni campo per informare, per aumentare la consapevolezza (non solo nella malattia). La mia esperienza me l'ha permesso. 

Il mio blog è per tutti quelli che sperimentano a volte la solitudine dell'incomprensione intorno a loro ma che sono parte importantissima di questo folto gruppo di "lottatori". Non si può tacere, bisogna parlare, gridare che ci sono rischi... e farsi sentire da chi non sa ancora cosa gli stia accadendo. 
Così hanno fatto tutti i protagonisti del film e tutti coloro che riempiono il web di articoli, testimonianze, avvertimenti.
Sono consapevole della necessità di scremare, di ridimensionare le presunte verità di ogni articolo che compare su internet, ma oggi le ricerche ci sono e purtroppo sono spesso i medici ad ignorarle. .

Detesto i social network ma è il web che mi ha fornito le pubblicazioni da studiare, indicazioni, suggerimenti.... e una buona via d'uscita. Per questo penso che parlare di sé sia talvolta un dovere.
Non tutte le storie sono facili né tutte si risolvono, ma tutto acquista senso guardato in prospettiva. Sul lungo termine si può intuire "perché proprio a me".
Sono fiera del mio percorso e grata a tutti quelli che mi hanno aiutata nel tempo, nonché molto soddisfatta quando posso condividere questo "compito di informazione".
Il documentario che presenterò nel prossimo post è emozionante anche per questo. 

lunedì 19 gennaio 2015

Zeolite e company - 1a parte

Quanto tempo è passato dall'ultimo post? Non lo so, non ricordo.
Qualche mese fa ho trovato una lettera (che mi interessava) di una persona che non ha più lo stesso indirizzo mail.
Poi ho ricevuto una chiamata da un vecchio contatto che mi aggiornava sulla sua situazione ed alcune nuove esperienze.
La verità è che ora mi sento fuori da questo mondo, non ho più molto da dire perché sono concentrata su tutt'altro, davvero universi opposti e non penso che la mia vita possa interessare ad alcuno.
Frequentemente inceppo in squilibri, ma con i metalli mi sento di aver già fatto tutto il lavoro che mi interessava. Sono più preoccupata dalle radiazioni di una antenna che ho di fronte a casa e dei potentissimi wifi del vicinato. Di fatto ho vissuto lontano quasi 5 mesi tra la primavera e l'estate e, benché la mia vita fosse molto più faticosa e stressante di prima e di ora, dormissi poco la notte e non avessi mai un minuto di tregua, mi svegliavo più energica e il mio sonno di poche ore era molto più ristoratore.
Tornando a casa in poche settimane sono ripiombata nella stanchezza e nell'affaticamento (poi faccio tutto...).

Quello che ho raccontato al ragazzo di cui sopra lo racconto ora a voi.

Nell'estate sono riuscita, grazie ad un miracoloso equilibrio intestinale (inutile spiegare a chi ha intossicazioni da metalli a cosa mi riferisco), a mangiare quantità indicibili di verdure. Ho raccolto i frutti del mio orto e l'idea che ad ogni colore corrispondesse un antiossidante diverso mi ha fatto fare enormi paciughi, persino la pasta con una vecchissima pastamatic alle rape rosse!

A novembre improvvisamente ho iniziato a stare non male, peggio, come non capitava da anni e anni. Immaginavo di aver preso un qualche parassita dai miei tanti animali (ad oggi 40 compresa una probabile partoriente di marzo) ma le analisi tradizionali non hanno evidenziato nulla. Per quasi 2 mesi ho avuto dolori e scariche continue (perdonate...), ho abbandonato verdure, cereali integrali, latticini,... reinserito basificante a go-go e i soliti fermenti lattici. L'ipotesi che mi è stata fatta era una riattivazione del mio coxsackie, che non si sarebbe manifestato con la solita febbre perché dopo anni di "lavoro" mi sarei rinforzata e così ora si "esprimeva" in forme nuove.
Garantisco che non era candida.
Ho preso il colostro di Giorgini (anche questo su suggerimento di un'esperta) e dopo un mese di cura la evidente disbiosi era sparita.

Prima mangiavo anche qualche dolce: avevo raccolto le more, fatto marmellate,... e crostate... e un po' di cioccolata... ma sempre verdure a palate. Penserete che ovviamente sono stata male con questi zuccheri in giro, ma l'impressione è che ciò che fa danni sia il miele nel té la mattina. Ne avevo fatto uno aromatizzato al timo e lo trovavo ottimo per prevenire i raffreddamenti. Sono "giochini" che amo molto e non voglio rinunciarci, spesso mi basta non eccedere. In ogni caso il colostro mi ha restituito un equilibrio precario, dopo essermi "consumata" in bagno! Non avevo osato tornare subito all'integrale e alla verdura ma un'alimentazione così raffinata e "povera" ha di nuovo inevitabilmente generato candida. Esasperazione...!!!!!!
Intervento d'urto: basificanti, fermenti, vitt. B., zinco, echinacea (quella tutta la vita e tutto l'inverno), gran centrifugati di carote, finocchio, limone, etc etc etc.
Poi mi sono stancata e ho tirato fuori una porzione di minestrone dell'orto rimasta in freezer e intanto ho ripreso un buon 50% di cereali integrali. Certo sul momento gli effetti ci sono stati ma l'impressione è di aver ridotto molto questa ossessiva presenza e di essermi incamminata sulla strada giusta. In sostanza facendo pulizia si riducono anche lieviti e funghii.

Perciò mi sono fatta due conti: quanti anni sono che devo stare attenta a come mangio per il mio virus? Quanti anni sono che si riattiva? Quante settimane all'anno posso uscire a mangiare una pizza senza preoccuparmi di star male? E le risposte non mi sono piaciute.
Fermo restando che la "malattia" insegna a fare quotidianamente scelte di salute, che la mia alimentazione è quanto di più lontano da quella che ho fatto nei primi 30 e passa anni della mia vita, sono tornata a interrogarmi sui metalli, sul mio virus, sulla permeabilità intestinale... e mi sono lanciata nell'esperimento zeolite.
Ho cominciato solo ieri ma mi sento un'altra...
Quindi finalmente ho pensato che potevo condividere qualcosa di più tangibile per es. dell'MSM di qualche anno fa.
Nei prossimi giorni vi dico tutto.



martedì 10 aprile 2012

Rimozione non protetta

Seguo l'iter proposto dal libro, anche se la mia velocità difficilmente troverà coincidenza con chi, interessato all'argomento, ha già avuto sotto mano "Denti tossici"; io, che ho iniziato dal secondo, posso dire di averlo letteralmente sbranato, trovando continui ritagli di tempo per tornare indietro, andare avanti, raccontare a qualcuno...
Fatto è che l'indice di questo blog è al momento lo stesso del testo.
Siamo ora dunque ad un racconto di rimozione non protetta. E' quello che capitò a me, letteralmente sconvolgendomi la vita. Questo è un post e non posso dargli le dimensioni di un libro (ma chissà, un giorno forse...), perciò tento una sintesi.
Mi ero appena laureta, lavoravo già come dipendente da un paio d'anni. Seguii il suggerimento di un dentista di fiducia che mi fece un buon prezzo, così iniziai a rimuovere le 17 otturazioni in amalgama.
Mi hanno detto che dev'esser stato bravo e che io comunque devo avere un buon fisico, altrimenti con questi numeri avrei dovuto essere "messa" in modo molto diverso. Comunque unica protezione fu la diga.
Non ho messo in relazione la faccenda per circa 15 anni, ma poco dopo iniziarono gravi e ripetute crisi di panico. Ero sempre stanca, non sopportavo nessuno stimolo, a partire dal rumore dei tacchetti delle scarpe sul pavimento fino alla musica. Avevo rossori, sudorazioni,... e feci, ora dico così, la parte della "squilibrata" che all'improvviso cambia personalità e non è più in grado di autogestirsi.
La mia vita è cambiata molto perché quest'esperienza di forte paura ripetuta nel tempo ha comunque condizionato la mia autonomia. Tuttora ci son cose che mi mettono in tensione e che un tempo mi davano quel brivido di adrenalina necessario ad invogliarmi ad affrontarle. 
Pochi mesi dopo mi venne pure una mononucleosi con epatite ed anche il mio fegato è rimasto un po' traumatizzato (a volte me lo ricorda).
Non mi rimisero a posto psicofarmaci né psicoterapie ma un omeopata con i suoi consigli e prodotti "energizzanti". Le mie surrenali sono infatti la parte del mio corpo che devo sempre coltivare... 
Passato questo scempio, con conseguenze su tanti fronti, tutto apparentemente era tornato normale. Giusto qualche "inciampo" (momenti di particolare stanchezza che non riuscivo a giustificarmi, negli anni).
Fino a che non prendo un virus e nel frattempo faccio del faidate all'aria aperta sotto al sole, intossicandomi a livello esponenziale con colle e vernici.
Il mio corpo si impalla, all'improvviso mi ritrovo in piena "stanchezza cronica", allettata senza ragione e con sintomi definiti "aspecifici". 
Di nuovo tutti falliscono tranne un omotossicologo che comincia a darmi prodotti per drenare le tossine e contrastare il mio virus (nosode). Miglioro molto ma non risolvo del tutto: studio per mesi su internet e procedo a svenarmi (tanto fisicamente quanto economicamente) con autoemo di ozono. Resta il dubbio di cosa abbia impedito al mio fisico di reagire ad un virus. 
Pochi mesi dopo riparte un po' di febbre, più alta dell'anno prima, ma l'omotossicologo non individua la causa specifica. Arrivo così da un dentista+naturopata che individuano un dente devitalizzato male, ormai marcio, e mi garantiscono "al limoncino" un'intossicazione da mercurio solo per aver riscontrato la rimozione pregressa di così tanto materiale tossico dalla bocca. Non si sbagliano!
Da lì inizia la mia attività per recuperare... e forse inizio a riprendermi ora, quasi 6 anni dopo la comparsa del mio virus....
Quindi aggiungo la mia testimonianza a quella riportata sul libro. Il web comunque ne è pieno ed internet, blog, forum e c., sono una preziosissima risorsa.
Io devo davvero tutto, o quasi, a cfsitalia. Pur non occupandosi di mercurio, lì ho scambiato pareri e ho avuto le istruzioni giuste per leggere articoli scientifici di esperti di riferimento, nonché capire i meccanismi che potevano "ingolfare" alcuni processi biochimici del nostro corpo.

lunedì 13 febbraio 2012

Le altre voci 1a parte

DETOXIFICATION
La detossificazione può esser paragonata alla pulizia di un lavandino sporco e gocciolante: prima devi chiudere la perdita, poi devi sgrassare con olio di gomito ed infine riempire il lavandino e i tubi di acqua. Non ha senso pulire prima di chiudere!
Per detossificare bisogna prima lavorare dal di fuori verso l'interno e bere moltissima acqua. Dopo questo si può iniziare la detossificazione dei reni e dell'intestino e dopo ancora del fegato: se il fegato non è pulito non può rimuovere le tossine dal resto del corpo.
Dopo si prosegue con la pulizia del sangue e della pelle (l'argilla in questo può aiutare).
A questo punto si può iniziare la detossificazione delle cellule.
Utilizzabile un drenaggio a base di erbe.
La detossificazione dai metalli pesanti eliminerà i residui per esempio di mercurio, aluminio, piombo, arsenico, cadmio. Non iniziare mai la pulizia cellulare senza essersi assicurati che reni e visceri lavorino bene, altrimenti questi verranno rimessi in circolazione.
Vengono suggeriti succo di aloe vera, rimedi omeopatici.
Possono occasionalmente verificarsi reazioni: sono effetti collaterali che indicano un'eliminazione troppo veloce.

CHELATION
Gli effetti collaterali della chelazione sono minimi (dicono loro) e ci vorrà un buon reintrego di minerali.

YEAST CONTROL
Controllare la candida con probiotici. L'ideale è associarci la dieta.

VIRUS ELIMINATION
Sembra che possano esserci virus nascosti collegati all'autismo. Sono molto efficaci l'argento collidale ed il colostro per aumentare le risposte immunitarie, l'echinacea che rinforza le difese e pulisce il sistema linfatico, combinazioni di erbe cinesi a base di sambuco da masticare (ma anche no... di co io).

HEALING THE LEAKY GUT AND THE IRRITABLE BOWEL
Tossine, lieviti, virus, glutine, caseina, cibi allergenici favoriscono la sindeome da permeabilità intestinale e gonfiori di stomaco. Per questo le tossine devono essere smaltite, i lieviti controllati, i virus uccisi e gli altri cibi eliminati.
Dopo ciò l'aloe vera aiuta il tratto gastrointestinale e può riparare le barriere distrutte.
Possono essere aggiunti enzimi digestivi per ridurre le dimensioni del cibo che alimenta i lieviti.

ANTIOXIDANT THERAPY
Oltre ai radicali liberi che si accumulano normalmente nel corpo, ce ne sono altri dovuti all'inquinamento, alle tossine, ai virus, ai lieviti, agli stati infiammatori e allo stress e che possono danneggiare aree vulnerabili del nostro corpo.
Si possono contrastare con un aumento di antiossidanti.

domenica 8 gennaio 2012

Un po' di storia, la mia

Oggi prendo spazio io. Lo faccio perché vorrei ricominciare a lavorare da domani dopo 2 mesi e mezzo circa di pausa. Mi fa un po' strano, ho vari pensieri... certo è comunque che ho interrotto causa mercurio e che per riprendere devo smettere di occuparmi di mercurio!
Fin da bambina mi è stata riempita letteralmente la bocca con otturazioni in amalgama. A posteriori posso dire che gradualmente è aumentata la stanchezza, mi è diventato faticoso concentrarmi a lungo, ho avuto vari disturbi e malesseri sia fisici che psichici (ricordo un anno in particolare di pressoché totale apatia). Niente però di così evidente e limitante, per fortuna.
Solo al termine dell'Università, cambiando dentista, ebbi la proposta di sostituire le vecchie otturazioni grigie con pasta bianca. Non so da cosa in particolare mi feci convincere ma accettai. Poco dopo iniziarono violenti attacchi di panico e ancora più tardi una mononucleosi con epatite (oggi so che esiste un protocollo per la rimozione protetta, ma è ormai tardi). Avevo l'impressione di non riuscire neanche più ad esprimermi come mio solito, ma attribuivo la "mancanza di termini" ad una prolungata condizione di stress. Un omeopata iridologo, dopo mesi di giri e cure ed anche un po' di psicoterapia, mi disse che avevo le "surrenali scariche", sede dell'energia secondo la medicina cinese. Mi insegnò alcuni trucchi, come gli impacchi di sale sui reni, dei quali beneficio ancora e mi diede alcuni prodotti erboristici per recuperare energia. Nel giro di soli 4 giorni, ricordo aome fosse adesso, finalmente riebbi le mani calde e calarono affanno e debolezza fino a sparire. 
Circa 10 anni dopo mi ritrovai all'improvviso allettata, con la sensazione costante di acido lattico nei muscoli, una leggerissima febbrina rimasta costante per mesi, un senso di debolezza inspiegabile. Venivo da un ottimo periodo, anche di intensa attività fisica, quindi tutto ciò non trovava senso.
Iniziai un day-hospital: prima ancora di visitarmi la specializzanda che mi ebbe in cura mi propose psicofarmaci, parlando di "scompenso emotivo" e così concluse pure il percorso. La testa era lucida e la grinta verbale non mi mancava, per fortuna: insistetti per essere "controllata" smontando ogni volta tesi non convincenti (so che non sono un medico, ma la persona in cui incappai si distinse da subito per sufficienza ed io stavo abbastanza male da non tollerare di tornare a casa con "etichette" e problema non risolto). Non risultò moltissimo dai controlli, se non alcune semplici spie di cui oggi soltanto riconosco il significato. Dopo 6 mesi di giri e consulenze mi parlarono di una signora che aiuta a riconoscere le malattie (ebbi racconti di esperienze dirette piuttosto forti da amici), definendola iridologa. Non lo era, era una pranoterapeuta-sensitiva, ma non sapendolo mi rivolsi a lei comunque (ne avevo visti tanti... uno in più non avrebbe certo peggiorato le cose). Mi disse subito: coxsackie e candida. Due settimane dopo ero da un omotossicolgo che con test eav diagnosticò coxsackie e candida! Mi curò con nosodi e per la prima volta, dopo due mesi circa di terapia e otto di "devastazione fisica", questa febbrina sparì.  Non essendo io persona capace di stare con le mani in mano, in quei primi 6 mesi con corpo disfatto ma testa funzionante mi attaccai a internet. Mi ritrovai nella sintomatologia della stanchezza cronica e iniziai a studiare tutta una serie di pubblicazioni scientifiche che mi vennero suggerite sul forum di Cfsitalia. Mi si aprì veramente un mondo e quei mesi surono per me una formazione indispensabile e importantissima per capire. Non avevo mai vissuto una minaccia alla salute così reale prima d'allora e non conoscevo davvero il significato dell'espressione "la salute prima di tutto".
Dopo le cure a base di nosodi iniziai le autoemo di ozono (sempre per ricerca personale) e in effetti ritornai "perfettamente normale", tanto che fui investita di telefonate e mail di gente che non riusciva a guarire e voleva conoscere meglio la mia situazione (mi fece un po' effetto: ero ancora molto ignorante sul tema). Purtroppo i due anni successivi la situazione febbre si ripresentò, con la medesima stabilità: riuscii comunque a lavorare e continuai naturalmente a "studiare". Nacque allora il sospetto di un'intossicazione da mercurio, confermata in via indiretta da alcuni esami, ed iniziai i primi tentativi di chelazione (caduti nel vuoto: non la sopportavo neanche a dosi minime).
Un anno arrivai a togliere la mia febbricola perenne dopo circa 7 mesi, individuando la causa in un dente devitalizzato male e ormai marcio. L'anno dopo fu il più lungo: febbrina stabile per 11 mesi filati. Ritengo che il problema fosse legato al glutatione, che mi veniva dato in attesa di ristabilirmi e poter chelare: metteva molte tossine in circolo senza che il mio corpo riuscisse a smaltirle.
Parlo sempre di cause che sono state in realtà concause, amplificate dall'aver il sistema immunitario già impegnato a contenere lo stato di intossicazione da metalli che oggi conosco.
Nessuno aveva più risposte: l'omotossicologo non rilevava virus nè simili, la medium non percepiva il problema, il medico cui mi rivolsi per chelare continuava a lavorare per "preparare il terreno", ma in quello stato di appesantimento quotidiano non ero mai pronta.
Provando un po' a riaggiustare la situazione da me (dopo tanto studio), da settembre a dicembre la febbrina iniziò a non esserci più stabilmente. Ritornava però ad ogni mio reale stress fisico, come ogni tentativo di fare un po' di sport. 
A dicembre mi trasferii. Oggi vivo a 100mt d'altezza, in una zona un po' isolata e poco trafficata. Restavo sconcertata all'inizio a vedere la neve che resta bianca giorno dopo giorno... La mia febbrina è sparita e nel giro di un anno ho potuto anche apprezzare una sana risposta del mio corpo come un giorno di febbrone (una gioia immensa). 
La mia vita è fatti di tempistiche molto precise: un mese dopo il trasloco iniziò un'altra vicenda, umanamente molto forte e impegnativa, che ha mantenuto la mia vita in sospeso fino alla primavera scorsa. Quando finalmente mi è capitato di poter fare mezz'ora di stepper senza sentirmi male il giorno dopo, ho capito che potevo iniziare ad occuparmi del mio mercurio.
Test da carico con dmps ne rivelò una quantità enorme (non solo di mercurio in verità). Ho iniziato a fare settimanalmente fiale di chelante. L'obiettivo era proseguire per sei mesi ma io dovetti fermarmi già alla sesta. 
Ne ho avuto grandi benefici subito: più lucidità mentale e memoria, più energia, una pelle migliore, spariti formicolii e parestesie... però progressivamente sono arrivati rossori, sudorazioni, tachicardia, insonnia, arrabbiature continue, alterazioni nella pressione, depressione e stati d'ansia, quasi attacchi di panico. Tutto questo fisicamente mi ha provato. Ad un certo punto facevo fatica a star seduta su una sedia. Ho fatto un giro a U: recuperato tanto poi tornata al punto di partenza!!
Sospeso tutto ovviamente e rifatto test eav: eccesso di mercurio in circolo, non smaltito( e vecchio coxsackie di nuovo attivo).
Ripresi i nosodi, soprattuto l'omotossicologo insiste per il mercurio omeopatico.
Dapprima titubante, alla fine lo provo. Di nuovo riesplode la situazione. Lo riduco, poi lo riduco ancora, poi lo smetto. Torna tutto a posto, sto bene, sono di buon umore, ho energia da vendere. Riprovo, a dosi minime: più blando ma ritorna l'effetto.
Il dottore dice di insistere anche con dosi quasi inesistenti, la sensitiva la vede come una cura adeguata per smaltire tutto l'accumulo in un anno e mezzo (sempre con dosi bassissime), il "dottore dei metalli" è scettico su questo tipo di cura.
Mi dicono che Daunderer la sconsiglia, anche Acerra da quanto ho letto, la Hightower ci fa dell'ironia. Un giorno vi racconto anche dell'ospedale.
Un articolo che però ho trovato ne riconosce l'effetto riparatore. 
Non si trovano molti pareri, non se ne sa molto.
Su questi temi conto di coinvolgervi prossimamente. Certo se riesco a lavorare (extra compresi di cui sono stata incaricata), avrò probabilmente difficoltà ad essere presente quotidianamente. 
La mia idea è che se mobilito il mercurio divento un'altra persona e non riesco a gestire la normale quotidianità, se rinuncio rinuncio anche ad avere alcune chanches nella vita e mi espongo a molti rischi. Io, come sempre, voglio tutto!