Altro ottimo servizio di Lorenzo Acerra.
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mercoledì 31 agosto 2016
Ditelo... fuori dai denti... l'assurdo veleno
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sabato 30 marzo 2013
A.A.A. collaboratori cercasi
Questo blog nasce per diffondere l'allarme su un grave pericolo che molti negano o ignorano, rispondendo ad esigenze personali mie in primo luogo.
Dentro di me ho immaginato un giorno in cui mettere di fronte ad una valanga di ricerche i medici che, invece di aiutarmi, mi etichettavano come "esaurita". All'inizio, 20 anni fa, anch'io in effetti ho creduto di essere molto molto esaurita ma per fortuna le condizioni fisiche che mi hanno poi impedito, nel tempo, di condurre una vita normale, hanno reso indispensabile trovare il bandolo della matassa.
Grazie a quelle ricerche, dopo un lungo impegno nella disintosiccazione (e chelazione), oggi i cambiamenti sono talmente evidenti che mi pare di aver più salute di tanta "gente comune", che con il mercurio non ha mai avuto molto a che fare.
All'inizio volevo soprattutto dimostrare qualcosa... ora solo il solo fatto di poter divulgare soddisfa le mie aspettative. Nel frattempo nuovi temi e nuove realtà, nuovi progetti, occupano il mio tempo...
Potrebbe essere che, tra chi legge queste pagine, ci sia una persona (o più) che ha lo stesso desiderio di ricercare e condividere le informazioni.
Sinceramente mi appello a costoro perché intervengano e in qualche modo subentrino nell'attività divulgativa. Io non conto di smettere, ma la distanza temporale tra un post e l'altro parla da sé.
Non ci sono soldi in palio, io non ho guadagnato un solo centesimo (neppure dalla pubblicità) in tutti questi mesi e anni, ho anzi speso per acquistare libri e fare ricerche. L'unica ragione per collaborare potrebbe essere il desiderio di dare un contributo alla crescita di consapevolezze.
Mi auguro davvero che qualcuno, tra voi che leggete, possa trovare in sé la spinta necessaria a fare un tentativo...
sabato 14 gennaio 2012
Modulo 1 - mercurio nei prodotti e nei rifiuti
Proseguo col libretto dell'UNEP, primo file.
http://www.unep.org/hazardoussubstances/Mercury/MercuryPublications/ReportsPublications/AwarenessRaisingPackage/tabid/4022/language/en-US/Default.aspx
http://www.unep.org/hazardoussubstances/Mercury/MercuryPublications/ReportsPublications/AwarenessRaisingPackage/tabid/4022/language/en-US/Default.aspx
Il mercurio è liquido a temperatura ambiente, si espande e contrae molto precisamente modificando la temperatura e questo l'ha reso un prodotto molto utilizzato; è molto denso e mantiene il proprio volume di fronte a cambiamenti di pressione atmosferica, mentre alcune sue componenti si prestano al funzionamento di dispositivi elettrici/elettronici.
In particolare lo troviamo in dispositivi elettrici ed elettronici, negli interruttori e in alcuni termostati, nei relays, negli strumenti di misura e controllo, nelle luci fluorescenti ad alta efficienza, nelle battertie e negli amalgami.
Alcuni esempi (N.B. non tutti i tipi di oggetti che seguono ne contengono):
- barometri, termometri da interno ed esterno, igrometri, idrometri che rilevano la densità di un liquido, orologi, calcolatori;
- misuratori di pressione arteriosa, strumenti di laboratorio, apparecchi acustici;
- giochi, soprattutto che producono rumore e luce;
- giochi, soprattutto che producono rumore e luce;
- interruttori, termostati e rilevatori antincendio a base di gas, dispositivi di "float and tilt" nelle auto (mi pare possa avere a che fare con galleggianti, pompe,...), pompe di irrigazione, resistenze di impianti di riscaldamento, illuminazione a tungsteno, saldatura, fari, copiatrici, luci ad alto voltaggio, forni industriali sistemi di produzione di energia, saldatori (traduzione un po' approssimativa, faccio quel che riesco);
- in campo farmaceutico e veterinario (approfondito nel modulo 4), cosmetica, vernici, gioielleria.
In particolare si trova dentro alcune creme per illuminare la pelle, usate ancora in alcuni Paesi africani, che portano a dermatiti varie e ad un indebolimento della pelle alle infezioni batteriche, fino a danni al cervello, al sistema nervoso, ai reni.
L'Unione Europea ha bandito l'uso del mercurio nei prodotti cosmetici (inclusi saponi, lozioni, shampo, prodotti schiarenti per la pelle) nel 2000, ad eccezione dei sali di fenil-mercurio che possono essere usati come conservante nei trucchi e struccanti per in concentrazioni fino a 0.007% di peso).
I componenti di mercurio non possono essere distrutti ma solo immessi nell'ambiente dando luogo a forme di inquinamento ambientale e intossicazione delle persone.
Suggerimenti:
- cercare prodotti "mercury-free";
- smaltire i rifiuti correttamente, non nella normale spazzatura dove verranno poi bruciati e immessi nuovamenti nell'aria come vapori;
- portare la questione all'attenzione della politica e dei Governi per stimolare iniziative appropriate.
(Seguono suggerimenti anche per i Comuni e i lavoratori a rischio)
Ci sono un paio di schede riassuntive su come comportarsi in caso di rottura di termometri e
TERMOMETRI
- Allontanare le persone, soprattutto i bambini;
- se c'è mercurio sulle scarpe, toglierle in modo da non portarlo in giro;
- non permettere ai bambini di aiutare a pulire;
- se un bambino è stato toccato dal mercurio, togliere i vestiti e chiuderli in un sacchetto di plastica;
- aprire porte e finestre e dar aria alla zona;
- se possibile tenere la temperatura sotto i 20°;
- se ci sono vetri raccoglierli con un guanto di plastica e metterli in un contenitore rigido sigillato;
- usa cartoncini o carta piegata per raccogliere i granelli;
- non usare scopa e aspirapolvere;
- non usare scopa e aspirapolvere;
- usa nastro adesivo, un contagocce o qualche schiuma da barba o un piccolo pennello per raccogliere i pezzetti più piccoli di mercurio e chiuderli in un contenitore di plastica. Fai questo lentamente e attentamente per evitare la diffusione;
- usa una lucina per cercare ogni pezzettino che potesse essersi annidato sulla supericie o in una piccola incrinatura. Il mercurio può fare molta strada sulle superfici dure e piatte;
- se la perdita è avvenuta su un tappeto, taglia la superficie contaminata e chiudila nel sacchetto di plastica;
- se il mercurio si infila in uno scolo, togliere la tubatura e tirar via il mercurio con un sifone a J o a S. Se rimane lì rilascerà vapori tossici nell'ambiente;
- se ne hai, polvere di zolfo riesce a trattenerlo dal volatizzarsi e diventa marrone se c'è ancora del mercurio. Se spargi la polvere sull'area contaminata e rimane gialla, non c'è più mercurio. Ricorda che lo zolfo macchierà i tessuti;
- tratta i rifiuti che hai tolto come pericolosi e chiedi come smaltirli correttamente;
- se non hai modo di eliminarli, tienili dove l'esposizione alle persone è minima e controlla che non possa contaminare aree abitate.
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