sabato 7 gennaio 2012

Gli indiani Ojibway

Dopo Minamata vi fu un nuovo disastro in Canada, di cui fecero le spese più di tutti le altre le popolazioni indiane. Primo riferimento, come al solito, wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Ontario_Minamata_disease.
Parliamo di 10 tonnellate di mercurio sversato nelle acque dei fiumi a cavallo del 1970. I sintomi vennero identificati proprio grazie all'esperienza giapponese. In un primo tempo il Governo vietò la pesca commerciale e sportiva, con serie difficoltà per l'economia del luogo, ma il danno maggiore fu per coloro, come gli indigeni, che non avevano altro tipo di sostentamento.
Come dice la Hightower, privarli del pesce equivaleva a condannarli a morire di fame.
Un rapporto del dipartimento della salute, in Ontario, parlerebbe di livelli di contaminazione nella fauna ittica decisamente superiori a quelli del Giappone, ma dal 1974 ad oggi non è ancora stato reso pubblico ed ufficiale alcunché.
Questa volta, inevitabilmente, furono i nativi Ojibway a manifestare problemi nel movimento oculare, riduzione dell'udito, disturbi sensoriali, "tunnel vision", tremori, riduzione dei riflessi, difficoltà motorie e di linguaggio.
A fronte di ciò, racconta il solito "Diagnosis Mercury", il Ministro dell'ambiente dell'Ontario, Leo Bernier, rispose ai ricercatori giaponesi ,giunti sul posto per attestare il disastro,che non c'era prova che gli Indiani fossero contaminati dal mercurio e che che non vi era stato danno alla riserva". Così gli sversamenti continuarono ancora qualche anno.
Da manuale, direi.

Per chi volesse saperne di più segnalo un articolo in inglese: http://www.dominionpaper.ca/articles/1981.

venerdì 6 gennaio 2012

Le vittime di Minamata

Solo un rapido cenno, non per minimizzare (su questo disastro ci sarebbe da parlare a lungo, essendo uno dei più gravi che la storia ricordi): a settembre 2011 sono state ufficialmente riconosciute 2265 vittime di cui 1784 morti. Per molto tempo la Chisso negò le proprie responsabilità e lo stesso Governo giapponese fu reticente e tardivo nel proprio intervento. 
La storia è sempre uguale e insegna che è importante difendersi da soli, non dare per scontato nulla!
Mi rifiuto di pubblicare ulteriori immagini "forti".
In soccorso mi è venuto questo chiarissimo disegno tratto dal sito http://space.comune.re.it/icgalilei/03_scuole/gavassa/ipertesti_2006/gruppo_8/minamata.html. I puntini rossi stanno a indicare la contaminazione di mercurio. Cercateli, ci son già nelle alghe e via via aumentano la loro concentrazione. Quasi sembra che il pescatore abbia il morbillo!!
E con questo direi che chiudiamo l'argomento Giappone. Da domani cambiamo zona.

giovedì 5 gennaio 2012

Minamata

Avevo lasciato indietro un paio di argomenti tra cui le vicende giapponesi, in buona parte per la crudezza delle immagini che avevo visto.
Minamata è una cittadina del Giappone la cui economia era fondata sulla pesca. Le acque del fiume che la attraversa e della baia in cui sfociano venne contaminata da scarti indutriali della "Chisso-Company", che vi riversò mercurio per più di 30 anni. Nel 1956 la gente del posto (animali compresi) sembrò impazzire.
Ecco cos'è l'atassia: perdita di coordinamento motorio.
Son diventati famosi i gatti, i primi che manifestarono i sintomi dell'avvelenamento.
A me questi video sinceramente impressionano un po'.
Internet è pieno di filmati analoghi, che lascio volentieri cercare ad altri.
Alla base la questione è quella di sempre: il mercurio entra nell'acqua, viene trasformato dai batteri in metilmercurio, entra così nella catena alimentare tramite i pesci. 
Per la sintesi storico-politica del disastro, aggiungo il video diffuso da una scuola. 

mercoledì 4 gennaio 2012

In conclusione la lettura del libro vale assolutamente la pena, forse un unico capitolo è un po' ostico e noioso.
Consiglio un giro sul sito ufficiale www.diagnosismercury.com e, per quanto mi riguarda, un ringraziamento sentito va all'autrice per il coraggio e la perseveranza, nonché il senso degli altri. Anche la scelta della casa editrice è espressione di scelte ragionate.
Potrete trovare interviste ed altro materiale.
Dal momento che è scaricabile gratuitamente, vi copio una sintesi da stampare e magari mostrare al proprio medico (da collega a collega... facciamolo proseguire questo tam-tam).
Salmon = salmone
Sole = sogliola
Herring = aringa
Anchovies = acciughe
Sardines = sardine
Cod (small) =  merluzzo (piccolo)
Tilapia = tilapia (da noi non c'è)
Crab = granchio
Scallops = conchiglie 

N.B. Altri sostengono invece che il salmone sia molto tossico e inquinato... fate vobis!

martedì 3 gennaio 2012

I consigli del medico

La "nostra" dottoressa offre suggerimenti estremamente semplici e proprio per questo spesso sottovalutati: mangiare poco di tutto, dieta variata, frutta, verdura, frutta secca e semi, omega 3 di buona qualità, no agli ingredienti artificiali, movimento e farmaci solo al bisogno, buon riposo e limitato stress. 

Fonti di omega 3 alternative al pesce sono di solito gli olii (soprattutto di lino), i vari tipi di noci e noccioline, i semi. 
Copio una tabella puramente indicativa trovata su un sito internet che non conosco, per dare un'idea della disponibilità di varie alternative. Della famosa "vitamine F" ha parlato anche la Kousmine, quella della "dieta", e molti altri nutrizionisti più o meno famosi. 

Insomma, prime conclusioni: attenti ai pesci grandi, dieta variata ed equilibrata.
Garantisco che il libro però non è solo questo!
Fonti vegetali di acidi grassi della famiglia degli Omega-3
CIBI (per porzione)
Omega-3 (g)
Omega-6 (g)
Olii:
Olio di lino, 1 cucchiaio
Olio di canola, 1 cucchiaio
Olio di noce, 1 cucchiaio
Olio di soia, 1 cucchiaio

6.6
1.6
1.4
1.0

1.6
3.2
7.6
7.0
Noci e Semi:
Semi di lino, macinati, 2 cucchiai
Noci (inglesi), 2 cucchiai

3.2
1.0

0.8
5.4
Verdura, frutta e legumi
Semi di soia, cotti, 1 tazza
Tofu, compatto, ½ tazza
Tofu, medio, ½ tazza
Latte di soia, 1 tazza
Bacche, ½ tazza
Piselli, ½ tazza
Legumi, ½ tazza

1.1
0.7
0.4
0.4
0.2
0.2
0.05

7.8
5.0
2.9
2.9
0.2
0.2
0.05
Vegetali a foglia verde
(broccoli, cavolo, insalata ecc.)
1 tazza se crudi o ½ tazza se cotti.

0.1

0.03
Cereali
Germe d'avena, 2 cucchiai
Germe di grano, 2 cucchiai

0.2
0.1

1.6
0.8

lunedì 2 gennaio 2012

Verso la conclusione

Vorrei in questi giorni concludere con il libro della dottoressa Hightower per poter iniziare a parlare anche di altro.
La tentazione è ancora quella di tradurre e riportare tutte le parti salienti, ma credo non sia "politically correct" così ricorrerò anche questa volta ad una selezione.
Siamo nelle ultime pagine: "Per esempio per i bambini, dal momento che il loro cervello è ancora in crescita e il metilmercurio interferisce con la capacità delle cellule di dividersi, l'effetto del mercurio può essere permanente. Nell'utero bassi livelli di esposizione cronica si rivelano nel tempo con performance ridotte a scuola in alcuni test di linguaggio, ccordinazione, intelligenza. Sono ancora in fase di studio effetti negativi di tipo cardiovascolare, neurologico, psichiatrico."
Segue l'analisi di varie tipologie di rischio, un po' più dettagliata.
"Un'esposizione prolungata al metilmercurio può portare anche negli adulti a danni al cervello, con una ridotta capacità di elaborare le informazioni, ridotto funzionamento mentale, problemi di memoria, insonnia, movimenti anormali degli occhi."
Riguardo all'infertilità "molti studi indicano che l'esposizione cronica al mercurio può avere importanti effetti sul liquido seminale: ridotta concentrazione dello sperma, bassa percentuale di sperma morfologicamente normale, più bassa percentuale di sperma fluido, ridotta velocità  e minore movimento dello sperma in generale."
Le malattie autoimmuni: "Che la produzione di autoanticorpi negli animali sia più alta negli animali a causa del mercurio è stato dimostrato in molti studi. Solo di recente si è iniziato a guardare a questo processo negli umani e la soglia alla quale gli anticorpi autoimmuni siano scatenati in soggetti geneticamente suscettibili resta ancora sconosciuta. Le persone però la cui famiglia ha storie di malattie autoimmuni, come il lupus, tiroiditi, scleroderma, malattie del fegato, artrite reumatoide, dovrebbero consumare supplementi di omega 3da fonti non contaminate sino a che altre ricerche non siano sviluppate."
Dice ancora che in medicina non si può spesso dimostrare una relazione causa-effetto ma rilevare una maggiore incidenza di sintomi in una diagnosi. In questo senso nell'esperienza della dottoressa c'è una maggiore incidenza, tra gli intossicati, di "arteriosclerosi, infarti, sincopi, autoanticorpi, problemi neuropsichiatrici, infertilità, sintomi non specifici".
Dopo Minamata (di cui parleremo prossimamente), venne creato un "profilo Minamata leggero" (1990), che identificò sintomi statisticamente ricorrenti. Riporto anche questi: muscoli irrigiditi, disestesia (sensazione anormale specialmente del tatto), tremori delle mani, capogiri, perdita della sensazione del dolore, crampi muscolari, atrofia muscolare degli arti superiori, dolori alle giunture, alla schiena, tremore alle gambe, suoni nelle orecchie, atrofia muscolare, dolori al petto, palpitazioni, fatica, oscurità visiva, barcollamento. Solo per gli uomini sete e difficoltà ad urinare, nelle donne debolezza muscolare, incontinenza, perdita di memoria e insonnia.

Non so se è abbastanza per rendere l'idea del rischio... mi riferisco ovviamente a chi ha a che fare con gli intossicati giudicandoli "malati immaginari".
E proprio mentre scrivevo... ha di nuovo suonato il corriere! E' arrivato "Denti tossici 2". Non è il mio prossimo step (mi riferisco agli argomenti del blog) ma prima o poi ci finirà dentro senz'altro!