martedì 16 agosto 2016

Amy Holmes - autismo

Non sto seguendo un criterio logico, ma semplicemente riportando gli articoli cui ancora non ho fatto riferimento. Su www.disinformazione.it viene riportata una sintesi tratta da "genitoricontroautismo.org" di cui avevo probabilmente già parlato. (http://www.disinformazione.it/autismo2.htm)
La novità sta nel riferimento ad un'altra dottoressa che si occupa del tema: Amy Holmes. Con una rapida ricerca ho trovato un suo articolo abbastanza intenso: http://www.healing-arts.org/children/holmes.htm

Riporta gli studi di tale Bernard che vedono un parallelismo nei vari aspetti analizzabili (dai sintomi agli esami) tra avvelenamento da mercurio e autismo. 
Quanto alle fonti spiega che il mercurio è ovunque, anche nell'acqua dove si trova in una forma che non può essere assorbita, poi pesce e molluschi. 
La contaminazione può avvenire per via dell'alimentazione nel tratto gastro-intestinale o più spesso dai vapori di amalgama che entrano nel sangue materna e attraverso il sangue raggiungono la placenta. 
Osserva che il grande aumento di casi di autismo risale agli anni 90, prima cioé che venisse tolto come componente dei vaccini, a riprova del legame anche con questi ultimi. 

A seguire parla della diagnosi. Ribadisce quanto abbiamo già detto in passato: altri metalli possono essere rilevati con esami del sangue o delle urine o test del capello, mentre il mercurio si accumula negli organi (fegato, reni, barriera intestinale, cervello) e andrebbe cercato analizzando i tessuti. 
Per via indiretta quindi riporta una serie di esami che possono esserne spia, nelle urine, nei parametri del sistema immunitario, negli esami del sangue "esoteric", per i quali vi rimando all'articolo. 
Interessante la nota: anche la persona più intossicata avrà alcuni di questi valori nella norma. 

Ci sono poi alcuni elementi fisici che in parte ricordo bene: pupille dilatate, mani e piedi sudati, il "segno di Babinski", riflesso del ginocchio molto veloce, leggera esotropia (tipo di strabismo), rash cutanei, tachicardia. 

Possono poi esserci ancora altri dati. 

Poco dopo l'esposizione i test potrebbero non rivelare nulla perché il corpo cerca di eliminarlo, ma nel cervello inizia a venire ridotto dopo 20 anni circa. 
Questo giustifica il fatto che bambini vaccinati 18 o 24 mesi prima dei test, che non hanno mangiato pesce, possono non dare segnali anche somministrando chelanti.

Infine i trattamenti: DMPS, DMSA, acido lipoico ed un altro prodotto non raccomandato. Ci sono poi i "chelanti poveri" come MSM e cisteina che non riescono a tenere il mercurio abbastanza stretto e rischiano di rimetterlo semplicemente in circolo. 
Buono il cilandro ma ad oggi non è noto quale sostanza al suo interno agisca il che rende impossibile stabilire frequenza e dosaggi. 
Il DMPS non è mai stato usato con i bambini, quindi meglio ricorrere al DMSA. 
Quest'ultimo non è molto selettivo, raggiunge in fretta il mercurio attraversando la barriera del cervello ma è idrosolubile e questo genera qualche dubbio sulla sua effettiva azione. 
L'acido lipoico invece si comporta come una pinza ed essendo liposolubile è certo che possa attraversare la membrana mitocondriale. 

Poi bisogna naturalmente interrompere le eventuali fonti di accumulo: 
- non più pesce e molluschi tranne salmone,
- sostituzione delle amalgama con composito
- vaccini senza thimerosal. 
Liberarsi del mercurio ancora disperso nel corpo, con opportune chelazioni. 
Supportare il tutto nutrizionalmente (antiossidanti) durante il trattamento. 
Controllare il funzionamento di fegato e reni e i livelli di minerali. 
Il trattamento dovrebbe durare all'incirca 10 mesi (nella progressione indicata nell'articolo) con eventuali pause. 

Infine riporta in una tabella i miglioramenti di bimbi autistici con il trattamento chelante, arrivando per alcuni a renderli capaci di seguire le principali lezioni scolastiche pur con qualche "stranezza". 




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