lunedì 12 dicembre 2011

Nuovi spunti dal libro

Può essere che esageri, fissata come mi trovo in questi giorni a proseguire questo libro. Prometto che farò anche qualche pausa, lungo la strada! Ora però proseguo con la sintesi della sintesi di un altro paio di capitoli.

Potrebbe non sorprendervi sapere che parlare in tv dell'argomento non ha portato a reazioni compiacenti, però la FDA ha tempestivamente emesso nuove linee guida che sconsigliavano pesce spada e squalo a bambini piccoli e mamme in attesa. La stessa mensa dell'ospedale, racconta la dottoressa, ad un certo punto inizia a variare i pesci del menù.
Tutto il mondo è paese! Se non ci fosse da piangere, verrebbe proprio da ridere della piccolezza dei nostri comportamenti!

A proposito di danni neurologici sui bambini, vi è un riferimento a due studi con risultati opposti, che ho cercato.

Vengono elencate diverse forme di esposizione:
- vapori di mercurio inorganico (da amalgama dentale),
- metilmercurio (nel pesce),
- etilmercurio (nei vaccini).
Le tre tipologie si eliminano con modalità differenti e determinano problematiche differenti (p.39 della versione rilegata in italiano, per chi volesse approfondire).

Gli spunti sono davvero numerosi...
Si parla anche del famoso mercuriocromo, usato a lungo come disinfettante. Questo metallo non possiede infatti -leggo- proprietà battericida ma ha il potere di rallentare la crescita dei batteri, così è stato a lungo usato anche nei secoli passati; è via via stato sostituito dalla penicillina solo dopo la sua scoperta, nel 1941.
C'è un riferimento al dibattito sulla bontà versus i danni dell'amalgama che inizia nello stesso periodo.
Vi è un lungo resoconto dell'utilizzo del mercurio nella storia, basato sul testo di Leonard Goldwater "Mercury: A History of Quicksilver".
Ancora ci son cenni al "pink desease": mai sentito parlare della malattia rosa? Io no!
E infine il richiamo ad un personaggio che per noi italiani è privo di significato: Charlie the tuna.
Ve lo mostro.
Sarà pure pieno di mercurio, ma la faccia è decisamente simpatica! 

 Anche senza leggere il libro riesco a rendervi l'idea della dimensione del "problema"?

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