lunedì 16 gennaio 2012

Modulo 3 - Mercurio nell'estrazione dell'oro

Probabilmente il titolo non è tradotto in maniera corretta e comunque nemmeno questo modulo mi ha appassionato.
Sull'estrazione dell'oro con tecniche artigianali, mescolandolo al mercurio, avevo visto vari video su you tube, diversamente non avrei mai immaginato il legame così stretto tra questi due metalli.
I suggerimenti forniti dal fascicolo invitano, al di là dei "rischi professionali", a non consumare pesce proveniente da zone in cui si estrae oro ed accertarsi dello stoccaggio dei rifiuti pericolosi.

Come si fa? Il mercurio crea un'amalgama, intesa come pasta, con argento e oro e viene poi eliminato tramite distillazione.

Copio da un sito sconosciuto: http://www.gioielleriabelloni.com/20100606171/news/loro-che-non-brilla.html.


INQUINAMENTO
Mercurio killer di fiumi e piantagioni
L’estrazione dell’oro è una delle attività industriali più inquinanti. Essa, infatti, richiede l’utilizzo di mercurio (processo di «amalgamazione») o di cianuro («lisciviazione»). Sia il cianuro sia il mercurio sono minerali particolarmente tossici e difficili da smaltire. Se in Europa o nel Nord America queste sostanze vengono raccolte in vasche di cemento, in altre zone del mondo vengono semplicemente rilasciate nei fiumi. Grandi problemi si sono avuti in Ghana, Australia, Cina, Indonesia, Guatemala, Honduras e Nicaragua.
In Ghana, per esempio, i cercatori illegali (che estraggono circa il 15% dell’oro del Paese) utilizzano il mercurio per separare l’oro dalle rocce. Parte di questo mercurio evapora poco dopo la lavorazione, la parte restante, invece, finisce nei corsi d’acqua.
Quegli stessi torrenti che sono fonte d’acqua per i villaggi e per irrigare i campi. Intere piantagioni di riso, mais, cacao vengono così contaminate e molte persone sono intossicate.
Danni simili si registrano nelle miniere illegali delle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo.
In Indonesia, questa pratica è illegale per la tossicità del metallo. Ma, poiché il prezzo dell’oro è triplicato in un decennio, il ricorso al mercurio, che rende i processi di estrazione rapidi, è diventato più frequente, e si stima che questo sia il Paese che, dopo la Cina, impiega le maggiori quantità di mercurio per estrarre oro. Le conseguenze sono evidenti nel Borneo centrale, nei pressi della miniera di Galagan, dove ampi settori di foresta tropicale sono stati distrutti e la fauna ittica dei fiumi decimata. Anche la miniera d’oro di Grasberg, la più grande al mondo, che si trova nella Papua indonesiana, è al centro di un disastro ecologico. Aperta negli anni Settanta, arriva a produrre 200mila tonnellate di detriti al giorno con la conseguente distruzione dell’ecosistema nelle valli circostanti.

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